Mantovano: “Piena fiducia al direttore del Dis Elisabetta Belloni”. La nota dopo le illazioni di Renzi (video)

21 Nov 2022 15:47 - di Carlo Marini
Renzi, Elisabetta Belloni

L’Autorità delegata sui Servizi di informazione e sicurezza, Alfredo Mantovano, conferma “piena fiducia al Direttore del Dis, ambasciatrice Elisabetta Belloni, a fronte delle dichiarazioni rese ieri dal senatore Matteo Renzi”.

L’Autorità ricorda, inoltre, che “l’opposizione al segreto di Stato è stata confermata dal Presidente del Consiglio (Mario Draghi ndr) nel giugno 2022 e che essa è avvenuta nel corso di indagini dell’autorità giudiziaria, in relazione alla sola esigenza di tutelare la funzionalità dei Servizi, e per scongiurare il rischio di violarne la necessaria riservatezza. Il segreto di Stato è stato peraltro a suo tempo comunicato all’ambito istituzionale proprio, costituito dal Copasir, nei termini di legge”.

La nota di Alfredo Mantovano disinnesca ogni polemica

Ospite di Non è l’Arena su La7, Matteo Renzi è tornato ieri sulla vicenda dell’incontro con il dirigente dei servizi Marco Mancini in un autogrill. Sul caso, nel libro Il mostro, il leader di Iv scrive: “Mi ha fatto meno ridere aver saputo che i servizi hanno opposto il segreto di stato quando è stata chiesta la testimonianza della Belloni”. Al passaggio, letto in studio da Massimo Giletti, Renzi spiega: “Il segreto di Stato su Ustica si spiega, il segreto di Stato sull’autogrill si spiega meno. Questa storia dell’autogrill a me non torna, incontrare Mancini non era un problema, ha incontrato Conte, Salvini… Mancini è autorizzato a quel tipo di incontri. Mi domando cosa c’azzecca il segreto di Stato con l’autogrill?”.

Renzi: “Elisabetta Belloni ha agito per vendetta contro di me”

“Io so – incalza Renzi – che è stato opposto il segreto di Stato dalla dottoressa Belloni, quattro mesi fa, la stessa persona che io ho fatto fuori dalla corsa al Quirinale. Io ho fatto un battaglia contro Elisabetta Belloni al Quirinale in modo molto trasparente, una battaglia politica perché secondo me chi è al vertice dei servizi non può andare al Quirinale. Quello che è successo dopo, chiunque potra farsi delle domande…”.

In questo modo, lamenta Renzi nel libro, la verità sul caso si potrà sapere solo tra 15 anni, alla scadenza del segreto. L’ex presidente del Consiglio ha quindi collegato l’azione di Belloni ad una sorta di “vendetta” per averla “fatta fuori nella sua corsa al Quirinale” (Italia Viva si oppose infatti alla sua candidatura alla presidenza della Repubblica).

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