Marocchinate, il presidente dell’associazione vittime: «La Francia è ancora in debito con l’Italia»

21 Nov 2022 12:28 - di Redazione
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«La Francia è ancora in debito con l’Italia». A dirlo è stato il presidente dell’Associazione nazionale vittime delle marocchinate, Emiliano Ciotti, secondo il quale Parigi spende «belle parole» su migranti e accoglienza, mentre si guarda bene dal dirne una sui crimini commessi goumier che agivano sotto le sue insegne. Una circostanza che «l’Italia non può accettare».

L’accusa del presidente dell’associazione vittime delle marocchinate

«L’italofobia francese persevera oramai da oltre un secolo ed è giunto il momento che la Francia e il presidente Emmanuel Macron rendano conto all’Italia per i crimini di guerra, le cosiddette marocchinate, commessi nel 1944 dai coloniali francesi sul suolo italiano», ha detto Ciotti, parlando con l’Adnkronos e sottolineando che «sarebbe un gesto distensivo nei rapporti tra Italia e Francia. Utile, inoltre, a ridare dignità alle vittime e serenità alle famiglie che ancora piangono le violenze subite dai loro cari».

«La Francia parla di accoglienza, ma non dice nulla su quei crimini»

«La Francia – ha proseguito il presidente dell’associazione vittime delle marocchinate – parla di accoglienza e di questioni umanitarie, ma sono solo belle parole che l’Italia non può accettare proprio per quello che quel Paese ha fatto durante la seconda guerra mondiale. Quelli che adesso accogliamo potrebbero essere i nipoti di quei migranti che la Francia ha utilizzato contro la popolazione italiana. Il primo passo per la riconciliazione dovrebbe essere riconoscere i crimini di guerra commessi in Italia dalla Francia durante la seconda guerra mondiale. Su quel punto la Francia è ancora in debito con l’Italia». «Il silenzio francese dura ormai da troppi anni e anche in Italia queste vicende sono pagine strappate dai libri di storia – ha concluso Ciotti – serve un gesto di riconciliazione tra le Nazioni e pietà per le vittime».

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