Meloni incontra i sindacati: «La priorità è il lavoro. Auspico collaborazione per il bene dell’Italia» (video)
Il lavoro, le tasse che lo opprimono, le pensioni e i rischi cui sono esposte sono stati fra gli argomenti al centro dell’incontro tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i sindacati. All’incontro a Palazzo Chigi, durato circa due ore e al quale hanno partecipato anche diversi ministri, il premier ha nuovamente ribadito la volontà del governo di instaurare un confronto costruttivo con le parti sociali. «Ne abbiamo sempre riconosciuto l’importanza», ha spiegato Meloni, chiarendo che «il nostro approccio è di totale apertura e rispetto».
Meloni ai sindacati: «Collaboriamo tutti per il bene dell’Italia»
«Dove ci porterà questo confronto dipenderà dell’approccio e dalla disponibilità di ciascuno di noi», ha quindi chiarito il presidente del Consiglio, ricordando che «stiamo affrontando il momento più difficile della storia repubblica e questo richiede da parte di tutti un supplemento di responsabilità». «Bisogna mettere da parte i preconcetti e, nel rispetto delle diverse convinzioni, è necessario provare a ragionare tutti nella stessa direzione: la difesa dell’interesse generale», ha esortato il premier.
Da Landini a Giorgetti: chi c’era al tavolo di Palazzo Chigi
Al tavolo, riunito alla vigilia del Consiglio dei ministri che darà il via libera al quarto dl Aiuti e ai suoi 9,1 miliardi, erano presenti i leader della Cgil, Maurizio Landini, della Cisl Luigi Sbarra, della Uil Pierpaolo Bombardieri e dell’Ugl Paolo Capone. Per il governo c’erano, insieme al premier, i ministri del Lavoro Marina Calderone, della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, dell’Economia Giancarlo Giorgetti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano.
Il premier: «Il lavoro è la priorità delle priorità»
«In questo momento la priorità delle priorità è il lavoro, la grande criticità italiana», ha detto Meloni, ricordando che «l’Italia ha tra i tassi più bassi di occupazione dell’Occidente, ha tra i più bassi tassi di lavoro femminile, tra i più alti tassi di lavoro nero». «Abbiamo una tassazione sul lavoro che è un grande freno, tassi di interessi che tornano a salire. In definitiva non è una situazione facile quella che troviamo, ma la affronteremo», ha commentato il premier, soffermandosi anche sul fatto che «siamo nel mezzo di una crisi internazionale sociale, usciamo da una pandemia, c’è una crisi energetica in corso, un aumento dei costi delle materie prime, una inflazione vicina al 10%, salari perlopiù inadeguati, pensioni di oggi basse, e quelle future rischiano di essere inesistenti».
Il no del governo alla «logica della contrapposizione»
«Possiamo decidere di affrontare questa situazione in una logica di contrapposizione, oppure decidere di farlo in una logica di collaborazione», ha sottolineato ancora Meloni, chiarendo che «il mio personale approccio – ha chiarito – sarà di lealtà e di trasparenza, e sono sicura di poter trovare lo stesso atteggiamento anche dall’altra parte di questo tavolo».