Morgan: «Più musica italiana nelle nostre radio, anche la Francia tutela di più i propri autori»

2 Nov 2022 10:13 - di Giorgia Castelli
Morgan

Morgan è stato proposto dal neosottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi a capo del settore Musica del governo. Intervistato da Libero spiega quali sono le sue proposte. «Punto primo: una riforma perché le radio trasmettano un quantitativo di musica italiana pari a quella straniera, com’è in Francia. Questa sì che sarebbe una grande rivoluzione discografica». «Per me – dice ancora l’artista – la musica è cultura, dev’essere valorizzata per potenziare il Paese. (…) Io ne faccio prima di tutto un discorso nazionalista. Tenco, Lauzi, De André: un patrimonio».

Morgan: «Sono un liberale e un anarchico»

E quando gli chiedono se è di destra o sinistra, risponde: «Sono un liberale e un anarchico. L’arte non ha tessera di partito. Vasco Rossi, Beethoven, Battisti… Come fai a catalogarli?». Per il settore ha anche un’altra proposta: «Chi si occupa di musica in Rai dovrebbe avere una laurea specifica». «Quelli delle commissioni – dice ancora – che selezionano i cantanti per Sanremo che competenze hanno? E chi lavora nelle case discografiche? Serve un titolo di studio mu-si-ca-le. Va premiato il merito. Sanremo è della Rai, servizio pubblico, e chi lavora nel pubblico deve avere un titolo adeguato. Poi mi impegnerei a fare un’altra cosa. Ci tengo…». «La Rai ha smantellato le orchestre: ne aveva di meravigliose. Non esistono più. Le ripristinerei subito».

I rave party? «Sono suoni che ti rintronano e ti fanno male»

E sulla stretta ai rave party afferma: «Quelli sono suoni che ti rintronano e ti fanno male. Io però non sono per vietare i rave in toto: vanno offerte alternative, più qualità, più bellezza. Subito dopo aver conosciuto Sgarbi, che per me è come Pasolini e Leonardo Da Vinci e mi considera un poeta, mi propose di entrare nel partito, della Bellezza. Non ho mai aderito, ma ho sempre trovato ottime le sue idee». Sapeva che l’avrebbe proposta al ministero? «Io non gliel’avevo chiesto. È stata una dimostrazione di stima e lealtà. È da tempo che appoggio le sue iniziative, è una persona unica per competenze e visione».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *