Nordio commemora gli agenti penitenziari caduti. Domani in visita a Regina Coeli e Poggioreale

“La mia vicinanza non è soltanto l’ossequio formale di una tradizionale cerimonia. Essa viene dal profondo del cuore, dalla mia esperienza di magistrato”. Così ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenuto alla commemorazione dei caduti dell’Amministrazione penitenziaria. Il Guardasigilli, che ha posto il nodo delle carceri come priorità del suo mandato, è partito da un ricordo personale. L’omicidio di un agente di custodia ucciso dalle Br delle cui indagini si era occupato agli esordi della sua carriera da pubblico ministero.

Nordio alla commemorazione dei caduti dell’amministrazione penitenziaria

Come ogni 2 novembre, come su legge nel quotidiano web del ministero della Giustizia, la cerimonia si è tenuta nella sede del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Dove è stata posta una corona sotto la lapide in memoria di magistrati, agenti di custodia, dirigenti penitenziari caduti nell’adempimento del dovere. Tutti i loro nomi sono stati letti.  “Nomi che mi riportano indietro di tanti anni. A tutto il Corpo porgo un particolare e riverente senso di gratitudine”, ha detto Nordio.  Poi è entrato nel merito della situazione drammatica in cui versano le carceri italiane. Sovraffollamento, organico ridotto degli agenti penitenziari, suicidi.

Domani in visita a Regina Coeli e Poggioreale

“So che il vostro è un lavoro difficile. Ma lo è perché mancano risorse adeguate, le carceri sono sovraffollate, la normativa è incerta e la vostra tutela è precaria”,  ha continuato il ministro. Che ha aggiunto anche qualche riflessione su presunzione d’innocenza e certezza della pena, che sono “complementari”. Come anticipato nei giorni scorsi, il ministro inaugurerà le visite esterne partendo dalla carceri. Domani mattina sarà a “Regina Coeli” e nel pomeriggio alla Casa circondariale “Giuseppe Salvia” di Napoli Poggioreale. Nei due istituti, il Guardasigilli incontrerà una rappresentanza del personale amministrativo e di Polizia penitenziaria. E poi farà visita ai detenuti.