Nuovi studi su William Shakespeare: dove si ispirava e i legami con le commedie di North
«Non rovinare mai il tuo presente con un passato che non ha futuro»- Riflettori puntati sul più grande scrittore inglese e drammaturgo della cultura occidentale. Gli studiosi sanno da tempo che William Shakespeare (1564-1616) ha spesso adattato opere di corte più antiche e ormai perdute. Tuttavia non sono mai stati in grado di determinare i loro autori. Un nuovo libro del ricercatore inglese Dennis McCarthy – pubblicato in forma indipendente da Amazon – fornisce prove sul fatto che queste prime opere teatrali sarebbero state scritte da Sir Thomas North (1535-1604). Secondo McCarthy, North «va considerato come l’autore l’originale di molte commedie e tragedie che portano la firma di Shakespeare».
Il lavoro di McCarthy su William Shakespeare
Nel volume “Thomas North: The Original Author of Shakespeare’s Plays”, McCarthy ha utilizzato un software per identificare migliaia di frasi, molte delle quali uniche. Appaiono sia nelle opere di Shakespeare che nelle opere in prosa di North. La sua conclusione è secca: nessuno scrittore si è appropriato di più passaggi di un autore precedente di quanto Shakespeare abbia fatto con North.
Le prove mai viste prima
McCarthy ha fornito, inoltre, prove mai viste prima scritte da North da diversi manoscritti recentemente scoperti che sembrano corroborare la sua tesi. E cioè che Sir Thomas North avrebbe scritto diverse opere prima di Shakespeare, con cui probabilmente collaborò. Il nuovo libro promette di capovolgere ciò che gli shakespeariani pensavano di sapere di Shakespeare.
La traduzione delle “Vite di Plutarco”
North è noto da tempo per essere stato una fonte per Shakespeare: la sua traduzione delle “Vite di Plutarco” è stata indiscutibilmente utilizzata per le tragedie di ambientazione romane, tra cui “Giulio Cesare” e “Antonio e Cleopatra”. Il libro di McCarthy, tuttavia, fornisce la prova che in realtà tutti gli scritti di North sono stati utilizzati per tutte le opere di Shakespeare.