Ocean Viking lascia il mare di Catania e fa rotta verso la Corsica. L’ira della Ong contro la Ue
Ocean Viking fa dietrofront. L’imbarcazione della ong Sos Mediterranée, con a bordo 234 migranti, dopo 20 giorni ha lasciato il tratto di mare al largo di Catania per dirigersi verso la Corsica. Secondo i rilevamenti eseguiti tracciando il trasponder, ha la prua puntata a sud-ovest e naviga a oltre 7 nodi l’ora. Seguendo una rotta che sembra tracciata per ‘circumnavigare’ la Sicilia per poi puntare verso la Francia. Che si preparerebbe ad aprire il porto di Marsiglia. Lo sbarco si svolgerà sotto la supervisione della Prefettura. “Saranno fatti scendere tutti i migranti dalla nave e poi registrati come richiedenti asilo”, scrive l’Ansa citando una fonte del ministero dell’Interno francese.
Ocean Viking lascia il mare di Catania e fa rotta verso la Francia
La nave Ong che batte bandiera norvegese desiste così dal braccio di ferro con l’Italia evitando di procedere unilateralmente verso uno dei nostri porti. “E si vede costretta – come rende noto il presidente di Sos Mediteranée Alessandro Porro – a richiedere un porto sicuro alla Francia”. L’arrivo nelle acque internazionali adiacenti alla Corsica è previsto il 10 novembre. “Questa soluzione estrema è il risultato di un fallimento gravissimo e drammatico di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. E degli Stati associati. Che – dice l’Ong – non sono stati in grado di indicare un porto sicuro alla nostra nave. Chiediamo che il Centro di coordinamento per la ricerca e il soccorso in mare francese trovi una soluzione immediata per i naufraghi a bordo della Ocean Viking”.
Oltre 30 le richieste avanzate dalla Ong Sos Mediterranée
Sarebbe oltre le 30 richieste di assegnazione di un porto sicuro che Ocean Viking ha rivolto a tutti i Centri di coordinamento del soccorso marittimo competenti. Dai quali non ha ricevuto risposta. “È ingiustificabile che non si sia ancora trovata una soluzione”, dicono da Sos Mediterranee. Che ha inizialmente contattato i centri di coordinamento responsabili delle regioni in cui ha condotto le operazioni do soccorso (Libia e Malta). In un “silenzio assordante”, ha poi contattato “il centro di coordinamento più idoneo a fornire un porto sicuro, ossia l’Italia”.
A bordo 234 persone, di cui 55 minori
Ma il nuovo governo – è la denuncia – ha imposto un divieto discriminatorio all’ingresso della Ocean Viking nelle acque territoriali, così come a tutte le navi di ricerca e soccorso gestite dalle Ong. Questo ci ha costretti ad allargare ancora una volta le nostre richieste di assistenza per trovare un porto sicuro ai centri di coordinamento più vicini. Grecia, Spagna e Francia. Ancora una volta, per quasi una settimana, non sono state fornite risposte alla Ocean Viking”. Ieri un portavoce dell’Ong aveva parlato di una situazione “insostenibile”. Tra i migranti, 55 sono minori, il più piccolo ha solo tre anni, una ventina hanno bisogno di cure mediche. In particolare, ci sarebbe un caso di polmonite.