Rdc, giro di vite solo per chi è in grado di lavorare. Conte minaccia il ricorso alla piazza
“Taglio” al reddito di cittadinanza per gli occupabili dal 2024. È questa l’ultima ipotesi sul tavolo del Governo circa la revisione del Rdc da inserire in manovra. La proposta – si apprende – sarebbe stata avanzata dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone. In questo modo – viene sottolineato da fonti governative – si prevederebbe un anno “cuscinetto”, accantonando così la prima ipotesi di togliere il sussidio agli occupabili dal 1° gennaio prossimo. Alle persone cui verrebbe tolto il Rdc sarebbero rafforzate le politiche attive.
Fazzolari: “Il 2023 sarà un anno transitorio, chi è in difficoltà sarà tutelato”
Sul reddito di cittadinanza “stiamo ragionando poi c’è il Consiglio dei ministri”. Lo ha detto il viceministro dell’economia Maurizio Leo uscendo dal vertice di maggioranza sulla manovra. “Stiamo lavorando non posso dare indicazioni se ancora dobbiamo decidere” ha aggiunto rispondendo a chi gli chiedeva se ci sono punti di vista differenti in maggioranza.
Il 2023 sarà “un anno transitorio nel quale tutte le persone in difficoltà saranno tutelate e chi è in grado di lavorare, invece, avrà una riduzione dei mesi di sostegno”. Così Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario con delega all’attuazione del programma di governo, arrivando a Palazzo Chigi per il Cdm, in merito alla revisione del reddito di cittadinanza prevista dalla manovra. “Dal 2024 rivedremo l’intero sistema lavorandoci su per garantire pieno sostegno ai bisognosi e inserire nel mondo del lavoro chi invece è in grado di lavorare”, aggiunge l’esponente di Fdi.
Il M5s vuole scendere in piazza per difendere il rdc per tutti (furbetti inclusi)
“Lo voglio dire con la massima fermezza siamo disposti a tutto per difendere il reddito di cittadinanza, un sistema di protezione sociale che nel nostro Paese doveva essere introdotto da decenni. Siamo disposti a dare battaglia in tutte le sedi istituzionali e nelle piazze, sec il governo andrà avanti con l’indegno proposito di smantellare il reddito di cittadinanza”. Così il presidente M5S Giuseppe Conte, intervenendo a un convegno a Palazzo Giustiniani. L’ex premier ha alzato i toni definendo “disumano tagliare il reddito di cittadinanza”, invitando esplicitamente anche il Pd a fare le barricate. “Io spero che tutte le forze politiche che hanno a cuore le persone in difficolta’ si uniscano in questa battaglia”, ha aggiunto.
Conte minaccia le barricate: nessuna menzione al racket al sud
“Tra i 660 mila occupabili – sostiene Conte – non ci sono giovani scansafatiche, ci sono invece 220 mila lavoratori che prendono 4-5 euro lordi l’ora, e quindi integrano il loro salario con un reddito di cittadinanza per fare la spesa e mantenere una famiglia. In più – conclude – non hanno compreso che la maggior parte di questi, financo il 70%, sono persone con un titolo di istruzione molto basso e fino a 190 mila sono persone over 50, che hanno oggettive difficoltà a essere competitive nel mercato del lavoro”. Nessuna menzione ai furbetti del reddito e ai tanti non aventi diritto, nè alla mafia e alla camorra che al sud (dove il M5s ha avuto più consensi) gestiscono il rdc come una risorsa ulteriore per le loro attività illecite. Su questa stortura criminale Conte è rimasto stranamente muto.