Reddito di cittadinanza, i furbetti spuntano come funghi. Gli ultimi 27 casi tra stranieri residenti a Roma
La lista dei furbetti, dei nullafacenti, di finti poveri che percepiscono il reddito di cittadinanza si allunga sempre di più. I numeri sono implacabili e sconfessano Giuseppe Conte, impegnato a difendere oltre ogni limite la misura targata M5S. Proprio ieri sera il leader pentastellato ha ribadito: «Stiamo parlando di indigenti. Dobbiamo smetterla di pensare che ci sono dei furbetti, sono meno dell’1%». Ma i fatti dicono altro e Conte deve farsene una ragione.
E oggi è arrivato l’ennesimo caso: percepivano il reddito di cittadinanza senza averne diritto. I carabinieri della stazione Roma San Pietro, con la collaborazione dei militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno denunciato per questo motivo a piede libero 27 persone, stranieri di varie nazionalità, accusati di indebita percezione del reddito di cittadinanza.
Reddito di cittadinanza, non erano in possesso della residenza
Secondo le indagini dei carabinieri, le persone denunciate non erano in possesso del requisito della residenza in Italia da almeno dieci anni, percependo indebitamente il reddito di cittadinanza per un importo complessivo accertato in euro 227.348 euro.
Finto contratto d’affitto per percepire di più
Ma questo è solo l’ultimo caso. Da Roma a Ragusa la lista dei furbetti del reddito di cittadinanza è lunga. Nei giorni scorsi sono finiti nei guai due coniugi di 37 e 35 anni, denunciati dai carabinieri a Vittoria (Ragusa) per truffa aggravata e dichiarazioni false per il percepimento del reddito di cittadinanza. Dalle indagini è emerso che la coppia per ricevere una quota maggiore del beneficio aveva presentato all’Inps la documentazione relativa a un contratto di affitto mensile per un immobile che non risultava più in atto da anni. L’escamotage ha permesso ai due coniugi di percepire un reddito di cittadinanza maggiorato in proporzione al rimborso delle spese di affitto di fatto inesistenti, riuscendo così a ottenere illecitamente la somma complessiva di oltre 3.000 euro. Per loro è così scattata la denuncia.
Latitante percepisce il reddito di cittadinanza
Sempre nei giorni scorsi è stato arrestato un uomo dai carabinieri mentre preleva il reddito di cittadinanza in un ufficio postale: era latitante dallo scorso luglio. E’ successo a Giugliano in Campania, provincia di Napoli, dove i carabinieri hanno rintracciato e arrestato un uomo condannato a 5 anni, 4 mesi e 27 giorni e destinatario di un ordine di carcerazione firmato a luglio scorso dal tribunale di Firenze ma mai eseguito perché lo stesso si è reso irreperibile ed è stato dichiarato latitante.
Monitorati i suoi movimenti finanziari
I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Napoli hanno monitorato i social network, il web e i suoi movimenti finanziari, e proprio sfogliando il suo estratto conto hanno scoperto che fosse beneficiario del reddito di cittadinanza. I militari hanno inoltre notato che qualcuno prelevava sistematicamente l’intera somma accreditata poco dopo il bonifico, ogni volta in un ufficio postale differente, soprattutto in provincia di Napoli.
I carabinieri hanno individuato sei uffici postali nei quali era ipotizzabile il prelievo da parte del latitante e, nel giorno dell’accredito, si sono appostati nei pressi di ognuno di questi. L’uomo, in sella a una bici elettrica, si è presentato all’ingresso delle Poste di Giugliano. I militari sono intervenuti e lo hanno arrestato, portandolo nel carcere di Poggioreale.