Reddito di cittadinanza, smascherata la fandonia dei 5S: assunti solo 536 percettori
Il reddito di cittadinanza fa acqua da tutte le parti. Non c’è solo la lista dei furbetti e nullafacenti che incassano la misura tanto cara al M5S. Ma c’è anche un altro dato, che numeri alla mano, sconfessa la demagogia dei grillini: la misura non è riuscita a creare lavoro. Come riporta in un articolo Libero, infatti, tolti i tremila navigator, tra il 2019 e il 2020 i disoccupati che hanno trovato lavoro grazie al sussidio sono stati solo 536.
Reddito di cittadinanza, solo 536 percettori hanno trovato lavoro
Il quotidiano cita il «rapporto sulla gestione dell’Inps nel 2020 del magistrato della Corte dei conti, Antonio Buccarelli». Ecco come si è arrivati a determinare questo dato. La legge che istituisce il reddito di cittadinanza contiene una norma che consente a chi assume un percettore del sussidio con contratto regolare, di ottenere un credito di imposta.
Quanti sono i crediti di imposta erogati
Il quotidiano per far comprendere come funziona il meccanismo fa un esempio. Un’azienda assume un disoccupato che percepisce da sei mesi 600 euro col reddito di cittadinanza. Poiché il sussidio può durare al massimo 18 mesi, l’impresa può ottenere 7.200 euro in credito di imposta (ovvero 600 euro moltiplicato 12). Quindi per sapere quanti sono i percettori del reddito a cui è stato fatto un regolare contratto di lavoro basta vedere quanti sono i crediti di imposta erogati.
Reddito di cittadinanza, il dato “impressionante”
Il dato, spiega ancora Libero, in possesso dell’Agenzia delle Entrate e riportato nella relazione della Corte dei conti, è “impressionante”. Nel 2020, a fronte di 3 milioni 693mila percettori del reddito, le istanze accolte per ottenere il credito d’imposta sono state 254, lo 0,0068%. La situazione nel 2019 è stata in linea con quella del 2020. Come riporta Milano Finanza, l’anno in cui il reddito è stato introdotto le domande per ottenere il credito di imposta accolte sono state 282. Quindi, sommando i dati del 2019 con quelli del 2020, arriviamo a 536 assunzioni. «Un numero insignificante a fronte della montagna di risorse destinate a finanziare il reddito di cittadinanza».