Renzi racconta come andò con Letta: “Usò un sondaggio falso. E per vendetta si è fatto fuori da solo”

18 Nov 2022 16:31 - di Alessandra Parisi

Tutta la verità sul divorzio elettorale tra Pd e Italia  Viva. “Un suicidio politico  che ha consegnato l’Italia a Giorgia Meloni”. Nella nuova edizione de Il Mostro, Matteo Renzi decide di parlare, con un certo sadismo vista il mare in gran tempesta su cui viaggia in queste ore la navicella dem. “Il no di Enrico Letta all’intesa con Italia viva alle ultime elezioni arriva tramite un articolo di Repubblica“, rivela con dovizia di particolari e retroscena l‘ex premier rottamatore.

Renzi racconta la verità sul divorzio elettorale con il Pd

“Abbiamo un sondaggio di Pagnoncelli che ci dice che solo l’1% degli elettori del Pd vuole fare un accordo con te”, racconta Renzi proposito della risposta di Letta sull’intesa elettorale. “Lo stesso sondaggista mi chiamerà qualche giorno dopo per scusarsi. E mettermi a conoscenza del suo disagio: quel sondaggio non diceva ciò che le veline del Pd tiravano fuori per giustificare la nostra esclusione”.

L’articolo di Repubblica e il sondaggio bluff

Dopo l’articolo, le comunicazioni tra i due leader si interrompono. “Poi il 23 luglio alle 11.57”, scrive Renzi,  il leader dem lo chiama al telefono. Il colloquio dura  meno di cinque minuti. “Io non ho nulla da dirgli. Aspetto che parli lui. ‘Ti volevo dire che nessuna decisione è presa e che l’articolo di Cappellini non è il mio pensiero’. Gli rispondo: ‘Ma mi prendi in giro? Hai scelto, Enrico. Ma sappi che stai distruggendo il Pd e soprattutto stai dando il governo per cinque anni alla Meloni. Solo per un fatto di rancore personale’. ‘No, ma niente è deciso. Ho la base che non ti vuole per gli screzi del passato'”.

Letta scarica la colpa sulla base e sparisce

Poi il racconto renziano prosegue con il botta e risposta tra i due. “Ma che cosa stai dicendo?” replica il leader di Italia Viva al povero Enrico. “Per una volta nella tua vita prenditi una responsabilità. Di che preferisci perdere le elezioni pur di vendicare l’affronto che ritieni di aver subito nel 2014”. Non è vero, replica il leader del Pd che scarica la colpa sulla ‘base’ anche se assicura che nulla è ancora deciso. “Mi scappa una risata”, scrive Renzi”. Sono in giardino a casa con mia moglie che assiste stupita ma divertita a questo dialogo. ‘Ti chiamo nei prossimi giorni’ mi dice lui. Sì, certo, come no. È l’ultima telefonata con Letta. Immagino che per lui sarà stata una liberazione. ‘Ho fatto fuori Renzi dal Parlamento’ avrà pensato. Vendetta è fatta. Finirà che si è fatto fuori da solo”.

Un suicidio politico: per vendetta si è fatto fuori da solo

Un suicidio politico, sottolinea l’ex premier. Che svela anche un retroscena: la sua disponibilità a non ricandidarsi se fosse servito a chiudere l’intesa. Che non si chiuderà. E, quel che è peggio, il niet non arriva da un colloquio o un incontro a due ma da un pezzo che apre Repubblica del 22 luglio a firma di Stefano Cappellini. “Quando vedo Cappellini scrivere che Letta vuole tutti tranne Italia Viva lo stupore è pari solo alla voglia di reagire. Ma come: ti ho detto che ci sono, che ti do una mano, che se ti serve non mi ricandido. E tu per tutta risposta mi fai leggere dai quotidiani che fai l’alleanza più aperta possibile ma con un solo veto: il veto a Italia Viva”.

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