Repressione in Iran, l’Ue sanziona altre 29 persone (tra cui il ministro dell’Interno) e la tv di Stato

14 Nov 2022 17:40 - di Eugenio Battisti

Repressione del regime iraniano contro le manifestazioni per la morte di Masha Amini. Il Consiglio europeo oggi ha ampliato l’elenco dei sanzionati, responsabili delle violenze.  Aggiungendo 29 persone, incluso il ministro dell’Interno, e tre entità alla liste delle persone soggette a sanzioni. Per violazione dei diritti umani. Nel mirino il ruolo che hanno svolto nella morte della ragazza curda, uccisa per non aver indossato correttamente il velo. E nelle repressioni violente contro le manifestazioni di protesta che hanno infiammato l’Iran. Tutti i sanzionati sono sottoposti al divieto di viaggiare nell’Ue, al congelamento dei beni e al divieto di finanziamento.

Repressione del regime in Iran, dalla Ue nuovi sanzionati

“L’Ue – dice l’Alto Rappresentante Josep Borrell – condanna fermamente l’inaccettabile e violenta repressione nei confronti dei manifestanti. Siamo al fianco del popolo iraniano. E sosteniamo il suo diritto a protestare pacificamente. E esprimere liberamente le sue opinioni. Oggi imponiamo ulteriori sanzioni ai responsabili della repressione”. Tra le designazioni di oggi figurano i quattro membri della squadra che ha arbitrariamente arrestato Masha. I capi provinciali delle forze dell’ordine iraniane e del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche. Nonché il generale di brigata Kiyumars Heidari, comandante delle forze di terra dell’esercito iraniano. Anche lui è accusato di essere tra i responsabili della brutale repressione delle proteste innescate dall’omicidio.

Colpiti anche il ministro dell’Interno e la tv di Stato

Inoltre, l’Ue sanziona l’emittente televisiva di Stato iraniana Press Tv. Ritenuta responsabile della produzione e della trasmissione delle confessioni forzate dei detenuti. Colpiti anche Vahid Mohammad Naser Majid, il capo della polizia informatica iraniana. Responsabile degli arresti arbitrari di persone che avevano criticato online il regime iraniano. Infine, Bruxelles  sanziona anche il ministro dell’Interno iraniano, Ahmad Vahidi. Tutti i sanzionati sono sottoposti a divieto di viaggiare nell’Ue, al congelamento dei beni e al divieto di finanziamento.

L’invito di Bruxelles a liberare i detenuti

L’elenco dei sanzionati dall’Ue in Iran comprende ora, quindi, 126 persone e 11 entità in totale. L’Unione europea e gli Stati membri “condannano il continuo uso diffuso e sproporzionato della forza contro manifestanti pacifici”. Che è “ingiustificato e inaccettabile”.  Ed esorta l’Iran a “fermare immediatamente la violenta repressione contro i manifestanti pacifici. A liberare i detenuti e a garantire il libero flusso di informazioni, incluso l’accesso a Internet”.  Inoltre, l’Ue esorta Teheran a “chiarire il numero di morti e arrestati”. Anche l’uccisione di Mahsa Amini “deve essere indagata in modo indipendente e trasparente e ogni responsabile della sua morte deve risponderne”.

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