Roma, sfida alla polizia e tensione al corteo di anarchici contro il 41bis: in strada con bastoni e fumogeni
Si è concluso da poco il corteo indetto a Trastevere da un gruppo di anarchici, per protestare contro il regime del 41 bis per Alfredo Cospito, un anarchico insurrezionalista condannato per reati di terrorismo. Momenti di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine, e blocco del traffico, hanno scandito il solito rituale che alterna adunata e tafferugli.
Gli anarchici in corteo a Roma contro il 41 bis
E che per qualche ora ha congestionato il cuore della capitale nella sua arteria pulsante del Lungotevere: dal punto di incontro in Piazza Gioacchino Belli. E fino al luogo di raccordo conclusivo del Circo Massimo. Nel mezzo della manifestazione poi il gruppo ha tentato di raggiungere il carcere di Regina Coeli. Dove gli anarchici in marcia pronti a sfondare le barriere dei divieti, hanno trovato le forze di polizia pronte a respingerli e contenerne l’onda d’urto.
Momenti di tensione tra manifestanti e forze dell’ordine
Gli anarchici sono poi partiti in corteo sul Lungotevere, in direzione di Piazza La Malfa. La manifestazione ha provocato disagi a tutta la viabilità nella zona di Trastevere e lungo i percorsi di viabilità sulle sponde del fiume. Dove i manifestanti, alcuni nascosti tra i caschi e con in mano bastoni, hanno anche temporaneamente bloccato traffico all’altezza del ministero della Salute. Prima di proseguire con il percorso, scandito dai «No 41 bis, no ergastolo ostativo», rivendicato negli slogan e scritto su qualche striscione.
Fumogeni, petardi, caschi e bastoni: il solito rituale violento…
Poi il corteo, sempre seguito a distanza ravvicinata dai blindati della polizia e dagli uomini delle forze dell’ordine schierati in assetto antisommossa, ha continuato a procedere verso il Circo Massimo, dove alcuni manifestanti hanno acceso anche fumogeni rossi e neri e lanciato petardi. Poi, intorno alle 19:30 tutto si è concluso e poco distante, all’altezza di Viale Aventino, il corteo si è sciolto (foto d’archivio).