Sallusti manda in tilt la Gruber su pos ed evasione fiscale. Scintille con Travaglio (video)

30 Nov 2022 10:10 - di Alberto Consoli
Sallusti Gruber

Il “metodo Gruber” sta perdendo colpi. Basta poco ad Alessandro Sallusti per mandare in tilt Lilli Gruber. A Otto e mezzo, su La7,  è andato in onda lo “scontro finale” sulla  manovra economica del governo Meloni. L’accusa – sostenuta da Travaglio e fiancheggista in maniera felpata ma evidente dalla conduttrice  è la solita: l’esecutivo starebbe facendo un “regalo” agli evasori fiscali. Il direttore di Libero esordisce con una constatazione che è un dato di fatto: la lotta ai furbetti, in Italia, non ha mai portato risultati.

Gruber prepara il “plotone” anti Meloni: scontro tra Sallusti e Travaglio

Si scontrano due visioni opposte.  Il direttore del Fatto spara a zero sullo stralcio delle cartelle e sui limiti di spesa per Pos e contanti. Il suo ragionamento è che l’esecutivo di Giorgia Meloni farebbe un regalo agli evasori fiscali mentre colpirebbe i poveri rimodulando il Reddito di cittadinanza. Ne viene fuori un duello ini cui il direttore di Libero Alessandro Sallusti ribatte colpo su colpo. Per le cartelle ricorda che la presunta perdita di entrate “è di fatto inesigibile” perché si tratta di crediti che lo Stato non potrà mai più  avere indietro. “E’ ovvio che il condono genera una teorica perdita di entrate- spiega-  ma se quella perdita era di fatto inesigibile non genera un buco: semmai un surplus di entrate che non sarebbero mai entrate”. Prosegue Sallusti il suo ragionamento: “Alla fine ha ragione Giorgia Meloni quando dice che con questa manovra, che non solo contiene niente obbligo di Pos per le spese sotto i 60 euro, ma anche libertà di contante e stralci e innegabili mini-condoni, ci guadagnano la classe media e i più fragili”.

Gruber contro il cento medio: “Sono forse loro gli evasori fiscali?…”

Non a caso il direttore di Libero aveva scritto un editoriale illuminante sul ritorno nel  lessico politico di un governo di due parole dimsnticate: il ceto medio. Sempre bistrattato, sempre considerato un bancomat”. E’ la prima volta che una legge di bilancio ha attenzione per un ceto che rischia di affollare il numero dei poveri. Ma la Gruber insiste: “Oppure la classe media è parte consistente degli evasori fiscali?”. Sallusti non raccoglie la provocazione e ribatte con calma ricordando agli interlocutori quanto dichiarato dal presidente della Repubblica nella serata di martedì.

Sallusti stoppa la Gruber

“Io mi fido del giudizio di Mattarella, che dice che questi provvedimenti non inficiano la lotta all’evasione. Vedi- ricorda a una Gruber che già fa la faccia tesa- la lotta all’evasione l’hanno fatta con scarsissimi risultati tutti i governi che si sono succeduti: chi con le buone e chi con le cattive. Ormai si è consolidato che purtroppo in questo Paese c’è una quantità significativa di italiani che non pagano le tasse e fanno i furbi. Quegli italiani continueranno a fare i furbi anche se metti l’ergastolo a chi ruba un euro”. Dunque,  la grande novità è che “per una volta le leggi sono fatte non per scoraggiare chi evade, ma a favore di chi non vuole evadere. Uno può scegliere se pagare in contanti o con il Pos; se andare in giro con il bancomat o con 5.000 euro. Tanto chi vuole evadere, evade“.

Gruber risponde stizzita

Sono argomenti difficilmente confutabili. Ed è per questo che la Gruber perde il controllo: “Io stavo per dire che spero che tu non abbia ragione, ma dico: sono sicura che tu non hai ragione perché sennò dovremmo buttarci nel Tevere. Se dobbiamo convivere con l’alta evasione fiscale…”. Mascherarsi da Alice nel Paese della meraviglie.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *