Schiaffo a gufi e sciacalli, la Meloni è partita bene e vola nei consensi: + 6% in un mese
In tanti, sui giornali, in questi giorni si sono esercitati nel tentativo di far passare la tesi della “falsa partenza” del governo Meloni, secondo alcuni opinionisti troppo concentrata su temi secondari, dai rave ai migranti, e poco incisiva su quelli che interessano gli italiani, come l’energia e il caro bollette. Ma gli italiani sembrano non pensarla così, almeno a giudicare dai sondaggi. Oggi su Repubblica, lo stesso giornale che ieri si chiedeva, in home page, se la Meloni fosse in grado di governare il Paese, Ilvo Diamanti risponde con i numeri al quesito malizioso. E conferma che il consenso nel premier cresce ancora, man mano che si iniziano a prendere decisioni che gli italiani considerano, evidentemente, giuste ed efficaci. “La spinta ottenuta dal voto del 25 settembre non si è fermata. Al contrario, continua. D’altronde, sull’altro versante non c’è quasi nulla. L’opposizione e gli oppositori si muovono nell’ombra. Quasi invisibili. In particolare, il Pd. Di-sceso sotto al M5S”, spiega un sondaggio condotto da Demos per Repubblica.
Meloni in crescita ma seguita anche da Fratelli d’Italia
Secondo Ilvo Diamanti, anche FdI procede a gonfie vele, in questo scorcio iniziale di legislatura. Il partito di Giorgia Meloni, rispetto alle Politiche, tocca adesso il 28,8% e ha allargato ulteriormente le distanze dagli altri partiti, 10 punti sopra al M5S, che ha raggiunto il 17,3%, superando il Pd, arretrato di quasi 1 punto e oggi stimato al 16,9%. Il livello più basso dalle elezioni politiche del 2018. Quando si era, comunque, avvicinato al 19%. Più indietro, fra il 7 e l’8%, ci sono la Lega, Azione-Italia Viva e Forza Italia. Mentre più in basso si collocano Europa Verde e Sinistra Italiana (3,8%), +Europa e, in fondo, Italexit.
La leader gode di una fiducia solida e duratura, secondo Diamanti
Giorgia Meloni dimostra un consenso solido e in crescita anche sul piano “personale”, come leader. “La fiducia nei suoi riguardi sfiora il 60%: 6 punti in più rispetto al mese precedente. E 15 più di Giuseppe Conte. Tra gli altri leader, Emma Bonino conferma un livello di gradimento elevato: 40%. Affiancata dal vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani. Matteo Salvini (in ripresa) in-segue, con il 35% di giudizi favorevoli, tra gli elettori. E, comunque, è davanti a Silvio Berlusconi e a Carlo Calenda. Ma, soprattutto, a Enrico Letta. Il segretario del Pd. Dimissionario. Ma, comunque, ancora in carica. Fino al congresso, che si svolgerà nel marzo 2023. Poco più indietro, si pongono i segretari di Sinistra Italiana e dei Verdi: Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Insieme a Matteo Renzi”, scrive Ilvo Diamanti su Repubblica.
Bene anche la squadra di governo. Le insidie arrivano dalle piazze
Chiude la classifica, come sempre, Beppe Grillo. In questo sondaggio di Demos, davanti a tutti, c’è ancora Mario Draghi, “fiduciato” da oltre il 70% dei cittadini. “Il Presidente Giorgia Meloni ottiene, dunque, un gradimento personale elevato. Superiore rispetto allo stesso governo che guida: 55%. E, a maggior ragione, alla squadra dei ministri che ne fanno parte: 49%. “Il Centro-Destra ha la possibilità di proseguire il percorso di governo senza ostacoli insormontabili, in Parlamento. Almeno, da parte delle opposizioni. I problemi, semmai, possono sorgere al suo interno. Dagli alleati, schiacciati dalla leadership di Giorgia Meloni. Altre difficoltà, peraltro, possono sorgere dai rapporti con l’Europa. Come hanno evidenziato, nei giorni scorsi, le divergenze con la Francia, intorno alla questione dei migranti. Che continua a riemergere, anche se ha perduto rilievo, nell’opinione pubblica. Il governo e “il” Presidente del Consiglio, infine, devono misurarsi con il disagio dei cittadini, di fronte alle prospettive precarie dell’economia. E alle tensioni che emergono in alcuni settori della società….”, avverte Diamanti a corredo del suo sondaggio.