Scintille in tv, Vespa gela la Boldrini: ecco come smonta la narrazione romanzata sulle Ong

16 Nov 2022 13:46 - di Giulia Melodia
Vespa Boldrini

Bruno Vespa smentisce in diretta tv la narrazione buonista della Boldrini su migranti e Ong. L’ex presidentessa della Camera continua a portare avanti – a dispetto dei fatti, a partire da quelli recenti – la causa dell’immigrazione selvaggia smentita ieri dall’anfitrione di Porta a Porta (nello studio di Raitre, alla presenza di Bianca Berlinguer). E ancora poco fa anche dall’informativa – con tanto di dati e numeri che stigmatizzano criticità e rischi – del ministro Piantedosi. Eppure, per la indefessa sostenitrice della teoria che lo strapotere indiscriminato di organizzazioni umanitarie e scafisti sia solo una brutta versione di una verità “altra”: la sua. E quella dei colleghi buonisti del Pd…

Scintille a “Cartabianca” tra Vespa e la Boldrini

Infatti, come è più chiaro ancora oggi dopo l’informativa del titolare del Viminale, per quanto sia vero che la percentuale di migranti portati in Italia dalle navi delle Ong siano una parte di un sostanzioso totale, è altresì vero che un documento di Frontex ha confermato che la loro presenza in mare sia un “pull factor” (un fattore d’attrazione) per le partenze dal nord Africa. E sul punto, nello studio di Bianca Berlinguer si accende uno scontro di fuoco tra Bruno Vespa e Laura Boldrini. Un acceso confronto mediatico che riverbera in tv il dibattito politico che vede contrapporsi maggioranza e certa opposizione. E che ha generato le scintille dei giorni scorsi tra Italia e Francia.

Lo scontro su migranti e Ong nella narrazione romanzata della Boldrini…

Uno scontro giocato sul filo di lana tra una verità certificata e quella rivendicata a suon di slogan e demagogia dei talebani degli sbarchi a oltranza e dei porti sempre aperti. E allora: «È falso che Ong e scafisti si diano appuntamento in mare, non ci sono evidenze in merito», tuona la piddina Boldrini in un rigurgito di buonismo radical chic. «C’è un aereo umanitario che sorvola il Mediterraneo per monitorare le emergenze», incalza poi a stretto giro. Senza tralasciare di denunciare difetti di comunicazione e invettive di contorno. Per esempio, attaccando con un interrogativo retorico: «Com’è possibile che da Palazzo Chigi nessuno abbia sentito l’ambasciatore o il ministro degli Esteri dalla Francia sulla questione Ocean Viking? Si è presa per buona una notizia dell’Ansa? Da lì il corto circuito?»…

… E secondo le verità certificate con fatti e dati da Vespa

Dubbi e attacchi che Vespa respinge fermamente al mittente. E con affermazioni nette e una disamina lucida quanto ancorata su riscontri e dati. A partire da una considerazione di buon senso, ampiamente condivisa dall’opinione pubblica stando a sondaggi e indagini demoscopiche sul tema: «Non possiamo consentire che le navi delle Ong facciano il loro comodo», assesta un primo colpo il conduttore di Porta a Porta. Che poi, sempre in replica alla Boldrini, sottolinea con le spiegazioni che acclude subito dopo, la totale mancanza di nesso causale tra il lavoro del governo e la percentuale di persone che vengono sbarcate.

Ong, migranti e scafisti: appuntamenti e accordi sotto banco?

Ma è sulla narrazione romanzata di quanto accade in acque internazionali che la discussione arriva al punto di rottura. Perché se la Boldrini nega accordi sottobanco tra Ong, scafisti e migranti. Vespa ribatte menzionando l’ipotizzata esistenza di un tariffario che prevederebbe addirittura costi di attraversamento più alti per chi ha la certezza di incontrare una nave Ong. Sostenendo nelle more – come riferisce anche Il Giornale sul punto – «che le stesse navi delle organizzazioni non governative operano prima che avvengano le emergenze. Una circostanza che, di fatto, se venisse confermata, farebbe crollare il castello di carte sul quale si basa gran parte della difesa alle Ong»…

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