Sgarbi umilia il Pd su Michelangelo: “Avete messo la Pietà Rondanini in un posto indegno”
Vittorio Sgarbi, neo sottosegretario alla Cultura, ci mette poche ore per far arrabbiare la sinistra. E lo fa dall’alto della sua sensibilità di critico d’arte che lavora anche sulla “dignità” dei grandi capolavori. “Come primo atto voglio restituire dignità alla Pietà Rondanini di Michelangelo che ha dei problemi di allestimento. L’hanno tolta dall’allestimento storico e l’hanno messa in una stanza anonima, volgarissima mancanza di rispetto per un capolavoro”, dice in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ Sgarbi.
Eresia! Da sinistra si levano immediatamente voci indignate. La prima è quella del sindaco di Milano Beppe Sala, che sui socil fa sapere che “la Pietà Rondanini di Michelangelo va bene lì dove è”.
Sgarbi e la collocazione migliore per la Pietà Rondanini di Michelangelo
La Pietà Rondanini è un’opera marmorea di Michelangelo Buonarroti, scolpita nel 1552-1553 e rilavorata dal 1555 circa al 1564; è conservata nel Museo del Castello Sforzesco a Milano. Si tratta dell’ultima opera dell’autore che secondo le fonti vi lavorò fino a pochi giorni prima di morire. “Penso che il governo debba avere altre priorità”, conclude il primo cittadino di Milano.
Contrario a un nuovo spostamento anche Stefano Boeri, ex assessore della giunta Pisapia. «La collocazione attuale – dice – permette una pluralità di punti di vista e percezioni che a mio parere restituisce la complessità di quest’opera enigmatica e potente, unica nell’arte del suo tempo».
Il Pd in difesa delle decisioni dell’ex sindaco Pisapia
Dal Pd, però, la reazione non si ferma qui. “Il mio sollievo per la nomina di Sgarbi, persona competente in questo deserto di ministri e sottosegretari, è durato solo poche ore, fino all’uscita sulla Pietà Rondanini – dichiara la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza in risposta alle parole del neosottosegretario Vittorio Sgarbi -. Ero assessore ai lavori pubblici di Milano nel 2013, quando fui chiamata ad attuare la decisione della giunta Pisapia di trasferire l’opera michelangiolesca dalla collocazione in cui era, in un piano seminterrato del museo del Castello Sforzesco, inadeguato alla visita e alla fruizione… Io non sono un’esperta d’arte, ma oggi la Pietà è in un luogo adeguato, anche simbolico, di antica sofferenza, ed è esposta in modo che tutti i visitatori, esperti o meno, possano godere appieno della sua forza comunicativa”.