Stupro di gruppo, chiesti 6 anni per il calciatore del Genoa Portanova. Udienza aggiornata al 6 dicembre
È stata aggiornata al 6 dicembre l’udienza nell’ambito del processo a carico di Manolo Portanova, 22 anni, calciatore del Genoa. Accusato di violenza sessuale di gruppo. E lesioni dolose ai danni di una studentessa 22enne. Stesse accuse per suo zio Alessio Langella, 24 anni, e Alessandro Cappiello, 25 anni. Alla prossima udienza il gup dovrebbe emettere la sentenza nei confronti di Portanova e Langella. Che hanno scelto il rito abbreviato. Nei loro confronti il pubblico ministero Nicola Marini ha chiesto una condanna a 6 anni. Il giudice dovrebbe decidere se rinviare a giudizio Cappiello. Per un quarto indagato, che all’epoca dei fatti non aveva ancora raggiunto la maggiore età, procederà il Tribunale dei minorenni di Firenze.
Violenza sessuale, chiesti 6 anni per il calciatore del Genoa Portanova
L’inchiesta, coordinata dal pm Marini, è nata dalla denuncia di una ragazza. Che sarebbe stata violenta in un appartamento del centro storico di Siena nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2021. Dove era in corso una festa privata. Le difese dei tre imputati hanno sempre sostenuto che il rapporto con la ragazza fu consenziente. Secondo le ricostruzioni, Portanova e la giovane si sarebbero appartati. E poi in seguito sarebbero stati raggiunti dagli altri. La ragazza, a quel punto, si sarebbe rifiutata di avere rapporti sessuali. La scena sarebbe stata anche ripresa con i telefonini, sembra dal ragazzo minorenne.
Udienza aggiornata al prossimo 6 dicembre
La decisione di aggiornare l’udienza al 6 dicembre è arrivata oggi pomeriggio dopo nove ore di discussione. Questa mattina Manolo Portanova, che era arrivato in Tribunale accompagnato dal suo legale e dal padre Daniele, ex giocatore del Siena, ha fatto dichiarazioni spontanee. E ha ribadito la propria innocenza. Gli avvocati della difesa hanno chiesto l’assoluzione per i loro assistiti. Il rinvio consentirà al giudice Ilaria Cornetti di esaminare tutti gli aspetti e le circostanze messi in evidenza dalla difesa. E dalla parte civile, compresa l’associazione “Donna chiama donna”. “Ho chiesto il non luogo a procedere per il mio assistito”, ha detto l’avvocato Antonio Voce, legale di Cappiello. “Per quanto ci riguarda abbiamo fatto la nostra discussione e le nostre analisi, abbiamo chiesto i danni. Informerò ora la mia assistita di come è andato il dibattimento. Lei non ha mai espresso il suo consenso come invece ha sostenuto la difesa degli imputati”. Così l’avvocato Jacopo Meini, difensore della vittima. I legali del calciatore e del parente di Portanova avevano presentato in una precedente udienza una proposta di risarcimento rifiutata dalla giovane. Che a luglio fu sentita in un’audizione protetta. Per ora, nessun commento da parte del Genoa.