Ucraina, il generale Tricarico: «I russi colpiscono le fonti energia, è un mutamento di strategia»
«Al momento nessuno dei due contendenti, né la Russia né l’Ucraina, ha le carte in mano per vincere la partita. È anche vero che nessuno dei due recederà e non si intravede soluzione se non quella dello status quo prolungato con il perdurare di tensioni e attività di rappresaglia limitata. Non si può che piangere sul latte versato perché un tentativo serio di negoziato non è mai stato concepito e pochi sono gli spazi negoziali». Lo dice all’Adnkronos il generale Leonardo Tricarico, presidente della Fondazione Icsa, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare.
Il generale Tricarico: «La partita del gas la vedo più a loro danno»
«La partita del gas la vedo più a loro danno, con il tempo, che non al nostro. Avranno più difficoltà i russi a sostituire clienti che noi a cercare nuovi fornitori. Gli obiettivi dell’energia sono legittimi, mi meraviglio che i russi non lo abbiano fatto prima: evidentemente questo è il segno di un cambio parziale di strategia intervenuto con l’avvicendamento alla guida dell’operazione del generale Surovikin. Il fatto che oggi vengano colpite fonti di energia – rileva Tricarico – è un fatto che probabilmente ha a che vedere con un mutamento della strategia, e comunque le fonti di energia sono obiettivi legittimi purché naturalmente non causino danni collaterali sulla popolazione non combattente, come sta invece sta accadendo fin dal primo giorno».
«Non mostra spazi negoziali»
«Comunque, per mettere al buio e al freddo un paese come l’Ucraina evidentemente ci vuole una capacità operativa che al momento credo la Russia non abbia. Pare che fino ad oggi, a meno che non ci sia sfuggito qualcosa, il mondo occidentale non abbia messo a punto nessun “end state” che non sia quello di aiutare l’Ucraina a tempo indeterminato e senza riserve. Una posizione che evidentemente non mostra spazi negoziali».