Ucraina, Zelensky in visita a Kherson: «Siamo pronti per la pace in tutto il Paese» (video)

14 Nov 2022 13:03 - di Gigliola Bardi
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Visita a sorpresa di Volodymyr Zelensky a Kherson. Il presidente ucraino ha postato su Telegram una serie di fotografie che lo ritraggono nella città, liberata nei giorni scorsi dalla presenza russa. Assieme alle immagini campeggia la scritta, in ucraino e in inglese, «Kherson – Ucraina». «Stiamo procedendo e siamo pronti per la pace, la pace per tutto il nostro Paese», ha detto Zelensky nel corso del suo discorso davanti alle truppe ucraine, ringraziando la Nato e tutti i Paesi che hanno supportato l’Ucraina. Sulla notizia della visita di Zelensky a Kherson Mosca si è trincerata dietro un “no comment”, rilasciato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, il quale ha sostenuto che «questo è territorio della Federazione russa».

Zelensky in visita a Kherson: «Siamo pronti per la pace in tutto il Paese»

Kherson, la cui liberazione ha rappresentato un importante successo militare per Kiev, è stata al centro anche del videomessaggio notturno di Zelensky, che ha dato conto delle devastazioni lasciate dai russi. «Nella regione di Kherson l’esercito russo si è lasciato alle spalle le stesse atrocità compiute in altre regioni del nostro Paese, dove è stato in grado di entrare», ha detto il presidente ucraino, aggiungendo che «troveremo e consegneremo alla giustizia ogni assassino. Senza dubbio». Quindi ha spiegato che gli investigatori hanno scoperto più di 400 crimini di guerra nelle aree abbandonate dalle forze russe mentre si ritiravano e che hanno trovato corpi di civili e soldati. Atrocità che, come di consueto, Mosca ha negato, sostenendo che le sue truppe non bersagliano intenzionalmente i civili. Intanto, mentre le autorità ucraine per ragioni di sicurezza hanno imposto il coprifuoco notturno e limitato i viaggi dentro e fuori la città, l’occupazione russa continua a mietere vittime anche dopo la sua fine: una famiglia di quattro persone, tra cui un bambino di 11 anni, è stata uccisa dopo che l’auto su cui viaggiavano è passata sopra a una mina nel villaggio di Novoraiskm.

Gli aiuti Onu entrano in città: è la prima volta dall’occupazione

Oggi è stato anche il giorno in cui per la prima volta un convoglio di aiuti umanitari dell’Onu è riuscito a raggiungere Kherson, da quando all’inizio di marzo i russi l’avevano occupata. Il convoglio ha trasportato cibo, acqua, kit igienici e altro materiale per oltre 6mila persone. Inoltre, l’Onu ha fatto sapere che un centro medico della città riceverà durante il prossimo mese medicinali per oltre mille pazienti. «La popolazione di Kherson ha problemi a soddisfare le necessità di base, e questo si aggiunge al trauma di aver vissuto bombardamenti costanti per mesi, essere stati costretti a fuggire dalle proprie abitazioni ed aver assistito all’uccisione o ferimento di persone care», ha detto la coordinatrice umanitaria dell’Onu per l’Ucraina, Denise Brown. «La gente ha bisogno di appoggio urgente», ha aggiunto, sottolineando che «dobbiamo stare con la popolazione di Kherson in questo momento di bisogno».

Borrell: «La strategia di sostenere militarmente Kiev era giusta»

Della liberazione di Kherson ha parlato oggi, a margine del Consiglio Affari esteri a Bruxelles, anche l’Alto rappresentate Ue, Josep Borrell. «È un’ottima notizia. Significa che la strategia di sostenere militarmente l’Ucraina era giusta: dobbiamo continuare a sostenerla, mettendo pressione sulla Russia», ha detto, aggiungendo che «oggi discuteremo l’ammontare del sostegno militare all’Ucraina, che è più alto di quello che alcuni media dicono. Metteremo – ha concluso Borrell – le cifre sul tavolo». Sempre oggi le autorità ucraine hanno fatto sapere di aver liberato anche 12 città occupate dalle truppe russe nella regione del Luhansk. «Le nostre squadre di artiglieria hanno armi a lungo raggio che consentono di rispondere agli attacchi oltre le linee nemiche. Questo facilita enormemente la situazione sul fronte», ha detto il capo dell’amministrazione militare regionale, Serhiy Haidai.

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