Un esercito di 1200 persone per le pratiche dei migranti: la Boldrini chiede il rinnovo dei contratti

14 Nov 2022 15:27 - di Luisa Perri
Boldrini, migranti

Laura Boldrini ha chiesto oggi di rinnovare i contratti all’esercito di persone (circa 1200) che lavorano per curare le pratiche dei migranti tra richieste d’asilo e permessi di soggiorno in Italia. Lo fa sapere la stessa esponente dem, in un’interrogazione al ministro dell’Interno Piantedosi e alla ministra del Lavoro e delle politiche sociali Calderone.

Boldrini interviene per i 1200 addetti alle pratiche dei migranti

Boldrini chiede infatti di salvaguardare “i posti di lavoro e la professionalità di circa 1200 lavoratrici e lavoratori impiegati dal marzo 2021 presso il ministero dell’Interno, le Questure, le Prefetture e le Commissioni Territoriali per il Diritto d’Asilo, che hanno il contratto in scadenza nel dicembre 2022”. “Circa 600 di queste lavoratrici e di questi lavoratori – prosegue – operano tramite l’Agenzia Manpower presso le Prefetture nell’ambito del progetto Emersione previsto dal Decreto legge n. 34 del 2020, volto a favorire l’emersione del lavoro nero prevedendo la possibilità di regolarizzare rapporti di lavoro domestico o subordinato; 408 di loro operano invece tramite l’Agenzia Gi Group presso la II Sezione Immigrazione delle Questure e, infine, 176 di loro operano, sempre tramite l’Agenzia Gi Group presso le Commissioni Territoriali per il Diritto d’Asilo e la IV Sezione Immigrazione delle Questure”.

Milleduecento addetti per circa 70mila domande

Secondo il Centro Astalli, in un anno, fra il primo agosto 2021 e il 31 luglio 2022, sono stati esaminate in Italia 57.558 richieste di asilo, + 31% rispetto al medesimo periodo 2020-2021, su un totale di 72.423 richieste presentate. Quindi si parla per ognuno dei milleduecento assunti di una media di circa 60 pratiche a testa l’anno, per una media di 6 al mese, meno di due a settimana. 

“Dal marzo del 2021 queste lavoratrici e questi lavoratori – dice ancora la Boldrini – hanno svolto con professionalità un lavoro delicato nel campo delle procedure per il riconoscimento del diritto di asilo dei migranti, dell’esame delle richieste di permessi di soggiorno, nella messa in atto delle procedure volte a favorire l’emersione del lavoro nero e delle altre pratiche connesse al settore dell’immigrazione, e hanno svolto anche un lavoro di supporto all’attività ordinaria degli uffici del Ministero sul territorio, andando spesso a coprire un fabbisogno strutturale dell’Amministrazione in materia di immigrazione. Il 31 dicembre 2022, con la scadenza di questi contratti, l’operatività delle Commissioni, delle Prefetture e delle Questure, rischia di essere compromessa, soprattutto in un periodo nel quale a causa dei conflitti, dei cambiamenti climatici e della povertà le migrazioni sono in costante aumento”, aggiunge l’ex presidente della Camea.

“Tale scadenza rappresenterà ovviamente un trauma profondo per le lavoratrici e i lavoratori, che temono di perdere il lavoro, riconosciuto come un diritto dalla nostra Carta Costituzionale, soprattutto in un momento in cui il costo della vita sta diventando sempre di più insostenibile anche per chi ha uno stipendio garantito. Al ministro Piantedosi e alla ministra Calderone chiedo quindi di attivarsi per garantire loro continuità lavorativa, indispensabile ad assicurare l’operatività delle Commissioni, delle Prefetture e delle Questure”, conclude la Boldrini.

 

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