Venezi al Premio Caravella: “Ridare speranza alla cultura che non si piega al Pensiero Unico”

5 Nov 2022 14:26 - di Gabriele Alberti
Venezi Premio Caravella Tricolore

Felicità ed emozione: nella Sala convegni della Fondazione An è stato il presidente Giuseppe Valentino a sottolineare la felice concomitanza di eventi “epocali” che incorniciano questa VIII edizione del Premio Caravella Tricolore. Eventi che illuminano questa edizione di una luce nuova. La vittoria della destra il 25 settembre, la formazione del nuovo governo Meloni, il Consiglio dei ministri che si sta svolgendo a pochi passi da via della Scrofa, le sfide che attendono la nostra comunità politica e umana.  “Questa è una giornata che si svolge nel clima di entusiasmo che ha preso tutti noi. Si è verificato un evento che attendevamo da anni – ha detto con orgoglio Valentino- . I premiati di ieri e di oggi hanno contribuito con il loro impegno e il loro lavoro a creare un clima, un’atmosfera. Con la convinzione che l’impegno, se c’è, verrà premiato”.

Premio Caravella Tricolore, Gramazio: “Ora siamo un mondo vincente”

“E’ una scelta politica la data del 4 novembre, giorno della vittoria per questa manifestazione,  ha detto Domenico Gramazio, direttore del Cis e di Realtà Nuova a cui si deve la rinascita del riconoscimento che ha una lunga tradizione. “Il Premio Caravella ha portato bene, ora siamo un mondo vincente”, ha detto annunciando una novità: la struttura organizzativa del premio si è evoluta diventando ufficialmente “Associazione Premio Nazionale Caravella Tricolore”. Con la promessa – il prossimo anno- che diventi internazionale, “con uno slancio ulteriore a un mondo che si è contraddistinto per coerenza e impegno”.

Venezi, sfida culturale: “Ridare speranza a chi è stato sistematicamente escluso”

Due parole- chiave che insieme ad un’altra – “merito”-  hanno accompagnato un momento “magico”: la premiazione del direttore d’orchestra Beatrice Venezi, esempio di come professionalità e qualità possano emergere senza piegarsi al manistream. “Un esempio” dice mentre le consegna il premio Sabrina Valletta, che presiede il Comitato donne 7marzo. Mentre la sala è inondata dalle note e dalle immagini delle performance eccezionali della Venezi, Valletta ha letto una frase del libro del direttore, “Le sorelle di Mozart”, che spiega molto. “Noi possiamo essere tutto ciò che desideriamo”.

“Coerenza, merito e soprattutto ancora tanto coraggio”

Classe eleganza ma anche semplicità. Venezi ha catturato la platea. “Sono molto onorata. Aggiungerei alle parole evocate la parola coraggio. Che è stato necessario e ancora oggi è  ancor più necessario- afferma- a chi non si piega al politicamente corretto, al pensiero unico. Ma credo non ci sia nulla di più dirompente di un esempio eclatante. E adesso ne abbiamo uno”, dice riferendosi al successo politico di Giorgia Meloni. “Tutti noi abbiamo gioito per la svolta epocale. Questo governo si trova di fronte a una grande sfida culturale: ridare speranza e fiducia a tutte quelle persone che sono state sistematicamente escluse da un sistema orientato. Sono convinta che questo accadrà”. E che bisogna “premere sull’acceleratore della cultura”è convinto – e non da oggi- Gennaro Malgieri–  scrittore, poeta, editorialista, già direttore del Secolo d’Italia e dell’Indipendente. Pensiero che si incontra con il giornalismo. Saggista, estensore delle tesi di Fiuggi, grande rappresentante dell’elaborazione del pensiero politico di destra, dice Maria Antonietta Spadorcia, vicedirettore del Tg2, consegnandogli il Premio Caravella tricolore.

Gennaro Malgieri: “Premere sull’acceleratore della cultura”

“Grande orgoglio ricevere questo riconoscimento in quella che è stata casa mia per tanti anni. La destra ha ora ha il compito di attuare una rivoluzione culturale. Non facciamo i timidi – esorta Malgieri-. Se siamo arrivati fin qui una ragione ci sarà. Non è vero che l’egemonia culturale è di sinistra. Ci sono state centinaia di voci che sono state neglette ma che hanno rappresentato la cultura italiana al livello più alto. Si tratta di legare il ricordo al futuro, la tradizione all’innovazione. Che sono o fondamenti di una cultura alta per una certa idea della destra che sembrava destinata a rimanere un sogno e invece è diventata realtà”.

Premio Caravella a medici, sanitari, e ambasciatori del Made in Italy

La serata è proseguita con la premiazione del compositore Carlo Zannetti che testimonia sulla sua pelle “una egemonia della sinistra con lo svilimento progressivo della qualità. Claudio Scalambretti, per la produzione tv, fotoreporter free lance per le più grandi agenzie. Simona Petrozzi per l’impegno nel terziario donna Confcommercio. Quindi il medico Cinzia Quondamcarlo, donna di scienza molto apprezzata per il settore della gastroenterologia. Molto rilievo al settore medico-sanitario. Roy de Vita, direttore di chirurgia plastica all’Istituto Nazionale dei Tumori di Roma “Regina Elena“.

Chirurghi e uomini di scienza

Premiata poi una figura molto attiva nella promozione dell’eccellenza italiana nel mondo, Gelasio Gaetani d’Aragona Lovatelli , imprenditore, produttore storico in Montalcino. Ambasciatore della produzione vinicola italiana di alta qualità. Quindi un altro professore, lo psichiatra e divulgatore, consulente tv, Domenico Mazzullo. Apprezzato per i suoi studi sulla depressione giovanile. Poi è la volta di Graziano Longo, chirurgo dell’Ospedale Casilino di Roma che si è messo a disposizione dei paesi meno avanzati. Medicina. Quindi  Beniamino Iorio, urologo, esecutore di trapianti delicatissimi. Un’altra operatrice sanitario- Paola Fiorilli,  coordinatrice delle malattie cardiovascolare respiratorie alla La Sapienza di Roma.

Giornalismo e memoria

Si torna al giornalismo con il premio ad Antonella Ambrosioni per avere svolto con dedizione  e professionalità il suo lavoro al Secolo d’Italia da oltre trent’anni. A premiarla Giorgio Cirillo, già cronista del nostro quotidiano ed Antonella Mattei. Nel mondo dell’arte e della conservazione del patrimonio artistico il premio Caravella e andato ad Antonella Butelli Zoppas. Mecenate, insieme a suo padre, a cui dobbiamo la ricostruzione delle macchine di Leonardo Da Vinci. Nel mondo dell’impresa premiato Fabio Desideri, Amministratore Gruppo Work in the World S.R.L.S. dalle mani del consulente del lavoro Adalberto Bertucci. Per concludere, il momento della Memoria, con i premi ad Antonio Masia e a Franco Gimignani. Due figure di riferimento per il nostro mondo, dalla militanza giovanile alla tutela della legalità. Con l’affetto di tutti, a ritirare il premio la moglie Vera e la figlia Cristina.

Interventi

Intervenuti fra gli altri il senatore Giulio Terzi di Santagata, il vicepresidente  del Senato  Maurizio Gasparri,  l’on Andrea Volpi il capo gruppo in Campidoglio di FdI Giovanni Quarzo, il segretario FIMMG Pierluigi Bartoletti, il direttore  de Il Tempo Davide Vecchi,il direttore di radio Radicale Alessio Falconio il direttore de Il Borghese Giuseppe Sanzotta e tanti.e tanti esponenti e rappresentanti del nostro mondo Ideale.

 

 

 

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