Violenza sessuale contro le donne in aumento del 9%: gli ultimi dati alla vigilia della Giornata Internazionale

22 Nov 2022 19:01 - di Redazione

Un report della Polizia criminale riaccende i riflettori sulla violenza sessuale contro le donne. A pochi giorni dalla Giornata internazionale  che si celebra in tutto il mondo il 25 novembre. Secondo i dati del rapporto interforze “Il pregiudizio e la violenza contro le donne” sono in calo dall’inizio del 2022 i cosiddetti ‘reati spia’, lo stalking e i maltrattamenti contro familiari. Ma aumentano le violenze sessuali. In linea con il passato la fotografia del periodo gennaio 2020- settembre 2022 registra la predominanza di vittime di sesso femminile (74%). Di queste, il 97% sono maggiorenni, mentre l’88% è di nazionalità italiana.

Report della Polizia criminale: in aumento la violenza sessuale

“La strategia messa in campo finora ha fatto registrare dei risultati. Ma il quadro normativo può essere migliorato, c’è il mio impegno”. Così il ministro dell’Interno Piantedosi che ha partecipato alla presentazione del report. “La grande sfida è assicurare una capacità di risposta da parte della polizia. Ma anche proteggere le vittime che vanno sostenute nella denuncia”, ha detto riferendosi all’ampliamento e al rafforzamento di misure “per prevenire i rischi”. Il presidente della Camera Lorenzo Fontana, nel corso di un convegno a Montecitorio sui femminicidi, ha puntato l’accento su un fenomeno strutturale. “Che affonda le sue radici in molti fattori di ordine sociale, culturale ed economico. E che per essere vinto richiede un profondo cambiamento culturale. Basato sui valori occidentali di rispetto e parità”. Inevitabile il riferimento alle donne afghane e iraniane. In lotta per affermare i loro diritti contro la repressione del regime. Il cambiamento – ha aggiunto la terza carica dello Stato – deve partire dalle scuole e dalle nuove generazioni. Per costruire una società più giusta. Integrata e volta al rispetto totale della dignità delle donne.

Meloni: in prima linea contro il femminicidio

Giorgia Meloni sottolinea che il governo “è e sarà sempre in prima linea per combattere la violenza sulle donne e la terribile piaga del femminicidio. C’è molto lavoro da fare. E intendiamo portarlo avanti a 360 gradi, incentrando il nostro impegno su tre pilastri d’azione: prevenzione, protezione, certezza della pena”. Riflettori puntati anche contro gli stupri in zone di guerre che con l’aggressione russa all’Ucraina si sono riaffacciati in tutta la sua atrocità. Anche in Europa. E ancora la sacrosanta battaglia contro le mutilazioni genitali e i matrimoni precoci e forzati. “Che hanno visto da sempre l’Italia in prima linea. Così come è fondamentale riflettere, anche in casa nostra, sul rapporto fra violenza e appartenenza religiosa. Soprattutto con riferimento alle donne immigrate. Nessuna cultura può definirsi tale se contempla la violenza sulle donne”.

Il coraggio di denunciare e non arrendersi

Fondamentale per stroncare il fenomeno il coraggio di denunciare. Tra le iniziative anche una conferenza in Senato nel quale è stato presentato un cortometraggio. “Parla di questo tema in maniera semplice, chiara, diretta”, spiega il senatore di FdI, Bartolomeo Amidei. “M affronta anche molte altre problematiche, come le discriminazioni nella vita di tutti i giorni. O la gravissima diversità di trattamento salariale. Alle donne che ancora oggi subiscono tutto questo dico di non arrendersi. Continuare a combattere e, soprattutto a denunciare per permettere allo Stato di correre in aiuto di chi ne ha bisogno.”

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