Visibilia, il pm ritira l’istanza di fallimento. Santanchè: «Io trattata come Al Capone, e invece…»
Si chiude il “caso Visibilia Editore“, per il quale Daniela Santanchè era stata sottoposta a un’ondata di fango: la procura di Milano ha rinunciato alla procedura di liquidazione giudiziale, dopo che la società fondata dal ministro ha saldato tutti i debiti con il fisco, che ammontavano a circa 1,4 milioni di euro. La volontà di saldare era stata ampiamente anticipata dall’avvocato del gruppo, Salvatore Sanzo, non appena la notizia dell’istanza di fallimento era rimbalzata sui giornali, senza che questo però fermasse il tritacarne mediatico contro Santanchè, la quale per altro non detiene più le quote.
Santanchè: «Io trattata come Al Capone, e invece…»
«Oggi sono molto felice, c’era la sentenza del pm di Milano sulla mia istanza di bancarotta, di fallimento, ha desistito e quindi non ha dato seguito all’istanza di fallimento. Scusate se lo dico, ma ho sofferto talmente tanto, perché dopo che sono stata nominata ministro, dopo tre giorni, sembrava che io fossi Al Capone», è stato il commento di Santanchè, intervistata da Massimo Giletti durante l’assemblea di Alis.
Visibilia Editore salda il debito, la procura ritira l’istanza di liquidazione
«La procura di Milano ha rinunciato all’istanza di liquidazione giudiziale per Visibilia Editore avendo verificato che sono stati estinti integralmente i debiti verso l’Agenzia delle Entrate», ha spiegato l’avvocato Sanzo, chiarendo che si va verso una soluzione concordata anche per le altre tre società interessate da istanze, vale a dire Visibilia Concessionaria, Visibilia holding e Visibilia srl in liquidazione, che scontano le difficoltà accumulate come altre aziende nel periodo del Covid. «Le operazioni di risanamento sono iniziate e abbiamo concordato con la Procura dei rinvii, nel frattempo si sistemerà tutto quanto, fra febbraio e fine marzo. La cosa fondamentale – ha chiarito il legale – era chiudere subito sulla quotata».
Verso la chiusura di tutte le istanze
In particolare, il risanamento è avvenuto grazie all’intervento della Immobiliare Dani, che detiene la quota di controllo di Visibilia Concessionaria, la quale a sua volta nutriva debiti verso Visibilia Editore. Il versamento di circa 2,5 milioni di euro dalla Immobiliare ha consentito alla Concessionaria di saldare i propri debiti con la Editore e a quest’ultima di chiudere il contenzioso con il fisco e riportare i conti in ordine. Non vi era più alcun motivo, dunque, per procedere con l’istanza, così come riconosciuto oggi dallo stesso pm al termine delle udienze sul caso. Anche per quanto riguarda poi la Visibilia Srl si va, secondo quanto emerso, verso una ristrutturazione del debito. È facile ipotizzare quindi che in primavera anche le altre istanze, calendarizzate tra febbraio e marzo, si chiuderanno in maniera bonaria, come avvenuto per la quotata.