Attentato Lockerbie, la Libia blocca l’estradizione negli Usa del cognato di Gheddafi
La rabbia della popolazione libica che già aveva mal digerito l’estradizione a Washington di Abu Agila Mohammad Masud, accusato di aver fabbricato la bomba che il 21 dicembre 1988 fece esplodere nei cieli di Lockerbie, in Scozia, il volo 103 della Pan Am, ha indotto, secondo il Guardian, le autorità libiche a bloccare, all’ultimo minuto, l’estradizione negli Stati Uniti di Abdullah al-Senussi, ex-capo dell’intelligence di Tripoli e cognato del defunto colonnello Muammar Gheddafi.
Il Guardian cita, a condizione di anonimato, alcuni funzionari libici secondo i quali la consegna di al-Senussi agli americani avrebbe suscitato la rivolta della popolazione.
Attualmente Abdullah al-Senussi, che ha 72 anni, è detenuto nel carcere di Rawawa a Tripoli.
E gli Stati Uniti vogliono interrogarlo, apparentemente per far luce sull’attentato di Lockerbie, pietra angolare del terrorismo libico che, negli anni ‘70 e ‘80 – gli anni delle Stragi di Ustica e Bologna – veniva rifornito di esplosivi e armi dagli ex-agenti Cia, Edwin Paul Wilson e Frank Terpil le cui attività vennero coperte illegalmente dal Dipartimento di Giustizia Usa e dalla stessa Central Intelligence Agency.
Wilson, che era consulente di Gheddafi e che consegnò, fra l’altro, ai libici una ventina di tonnellate di C4, micidiale esplosivo militare al plastico, addestrò le cellule terroristiche libiche anche a costruire ordigni esplosivi nascosti all’interno di radio portatili.
E l’ordigno a bordo dell’aereo Pan Am esploso sui cieli di Lockerbie in Scozia era nascosto in un radio. Così come, peraltro, gli ordigni di due attentati gemelli – uno fallito, il secondo riuscito – nell’estate del 1974 su due voli Twa partiti da Tel Aviv e diretti a New York con scalo intermedi ad Atene e Roma.
L’ex-fedelissimo di Gheddafi che ora gli Usa dicono di voler interrogare è sospettato di essere la mente dell’attentato di Lockerbie nel quale morirono 270 persone, in gran parte americani.
All’inizio degli anni ’80, mentre Senussi gestiva i servizi di sicurezza interna di Gheddafi, molti oppositori del regime furono uccisi in Libia e all’estero. Un’altra attività in cui l’ex-agente Cia Edwin Paul Wilson risultò coinvolto.
I libici ritengono Abdullah al-Senussi responsabile del massacro del 1996 di circa 1.200 detenuti nella prigione di Abu Salim, mentre un tribunale francese lo ha condannato in contumacia nel 1999 per il suo ruolo nell’attentato del 1989 a un aereo passeggeri sul Niger che ha ucciso 170 persone.
Senussi, allora capo dell’organizzazione per la sicurezza esterna della Libia, è stato a lungo accusato di aver reclutato e gestito Abdel-Baset al-Megrahi, l’uomo condannato per l’attentato di Lockerbie del 1988.
Si ritiene anche che Senussi sia dietro un presunto complotto dell’intelligence libica per assassinare il principe ereditario Abdullah dell’Arabia Saudita alla fine del 2003.
Il tribunale penale internazionale ha emesso un mandato di arresto per Senussi nel 2011 per il suo ruolo nella violenza contro i manifestanti dell’opposizione nella città orientale di Bengasi all’inizio della rivolta libica.
L’ex-capo dell’intelligence libica era stato condannato a morte nel luglio 2015 in un processo che è stato duramente criticato dagli attivisti per i diritti umani.
Conosciuto anche come ”il macellaio”, al-Senussi è stato condannato a morte in un processo di massa conclusosi nel 2015.
Il suo nome è il secondo nella lista dei ”criminali di guerra” stilata dall’opposizione libica al regime di Gheddafi, caduto dopo la rivoluzione del 2011.
Un accordo tra Washington e Tripoli per la sua estradizione e per quella di Masud era stato raggiunto ad agosto.
Ma ora il governo Abdulhamid Dbeibah, il cui mandato è scaduto lo scorso dicembre, è particolarmente sotto pressione e potrebbe essere interessato a ottenere un maggiore sostegno da parte degli Stati Uniti, secondo gli analisti.
Non è chiaro se il trasferimento di Senussi negli Stati Uniti sia stato accantonato a tempo indeterminato o semplicemente rinviato.