Beccaria, catturato uno degli evasi, un 17enne marocchino. Nordio: subito al lavoro sul disagio giovanile

27 Dic 2022 21:07 - di Roberto Frulli

È stato catturato questo pomeriggio a Sesto San Giovanni, in piazza Marinai d’Italia uno dei sette ragazzi evasi dal carcere minorile ‘Cesare Beccaria’ di Milano il giorno di Natale.

Si tratta di un 17enne marocchino rintracciato oggi dai carabinieri che hanno riportato il giovane nell’istituto Beccaria.

Restano quindi tre i giovani detenuti evasi dall’istituto due giorni fa e ancora latitanti.

L’evasione dal Beccaria induce Nordio ad affrontare il problema della devianza giovanile ma anche delle infrastrutture mancanti, vecchie o inadeguate cosi come del personale insufficiente – c’era un solo agente di guardia in cortile quando i sette giovani sono fuggiti scalando con un lenzuolo annodato le mura del carcere –   attraverso un tavolo interministeriale che prenda in carico subito i molti problemi affrontandoli con un approccio sociale.

“Quanto successo nel carcere Beccaria di Milano – ragiona Nordio – è l’ultima spia di un crescente e allarmante disagio giovanile, di cui tutti – ciascuno nel proprio ruolo – siamo chiamati ad occuparci”.

“Confido – si augura il guardasigilli – che gli interventi, attuati e programmati da parte del ministero, possano contribuire a creare le migliori condizioni possibili perché non tornino più a delinquere i ragazzi ospiti degli istituti penali minorili”.

Il ministro assicura di seguire “con preoccupazione” gli sviluppi della situazione nel carcere minorile Cesare Beccaria, dopo l’evasione di sette ragazzi, tre dei quali rientrati e propone “tavolo interministeriale” sul fenomeno della devianza giovanile.

“Ho chiesto subito al sottosegretario Andrea Ostellari di verificare di persona la situazione dell’istituto, dove immediatamente sono andati anche vertici del Dipartimento della giustizia minorile e di comunità”, continua.

Nordio ricorda alcuni interventi sul fronte del personale e dell’edilizia penitenziaria: “Nei prossimi mesi finalmente anche il Beccaria avrà un direttore a tempo pieno: dopo 25 anni dall’ultimo concorso, stanno terminando la formazione i 57 nuovi direttori di carceri entrati a settembre. Ed è stato creato anche un ruolo specifico per i dirigenti penitenziari della giustizia minorile”.

“Stanno poi per essere coperti i vuoti di organico della dirigenza penitenziaria di esecuzione penale esterna, visto che i nuovi assunti stanno terminando la formazione. Inoltre, le mille assunzioni ottenute per la polizia penitenziaria avranno riflessi positivi anche per gli istituti minorili. Sul fronte dell’edilizia, oltre alla recente ripresa dei lavori proprio al Beccaria, presto sarà pronto il nuovo istituto di Rovigo ed è stata poi recentemente ristrutturata una palazzina a Castel Marmo”.

Oltre a questi interventi, il ministro Nordio punta l’attenzione anche sull’importanza della “giustizia riparativa che dà ottimi risultati per i minori e sui tantissimi protocolli messi a punto dal ministero, per prenderci cura nei modi più efficaci possibili dei ragazzi entrati nei circuiti penali”.

Nei fatti del Beccaria, c’è però anche un aspetto positivo, che il Guardasigilli vuole sottolineare: “Trovo significativo che i familiari di almeno un ragazzo scappato l’abbiano spinto a costituirsi: è anche un segno di fiducia nelle nostre istituzioni e nei nostri validissimi operatori. Da qui – continua il ministro Nordio – dobbiamo riprendere il nostro lavoro. Come ho detto già in altre occasioni, il contrasto alla devianza giovanile chiama in causa le istituzioni della giustizia, ma anche della scuola, della salute, della cultura, insieme al mondo dell’associazionismo e del terzo settore”.

“È mia intenzione proporre il prima possibile l’istituzione di un tavolo interministeriale, che coinvolga tutte le istituzioni e il terzo settore, per continuare ad osservare in modo costante il fenomeno della devianza giovanile e individuare soluzioni efficaci anche in termini di prevenzione”, conclude Nordio.

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