Berlusconi promuove la manovra e loda la Meloni: «È capace e determinata»

27 Dic 2022 9:15 - di Michele Pezza
Berlusconi

Un Natale venato di profonda da tristezza per la morte di Franco Frattiniè stato qualcosa di più di un collaboratore, è stato un amico»), ma anche carico di progetti per il futuro in vista di un 2023 gravido di incognite. È un Silvio Berlusconi «preoccupato, ma non pessimista» quello che ha risposto alle domande di Repubblica. Un’intervista a tutto campo, in cui il leader di Forza Italia ha rivendicato il varo di alcune misure contenute nella manovra in corso di approvazione al Senato. E, nello stesso tempo, ha indicato nella riforma della giustizia il prossimo traguardo da tagliare. «Il ministro Nordio – ha ricordato – ha dato indicazioni basate su una solida cultura garantista che è anche la nostra». Quanto alla manovra, ha specificato di considerarla «come la migliore possibile nelle condizioni date».

Berlusconi intervistato da Repubblica

In effetti, la guerra in corso ha costretto il governo a utilizzare la stragrande maggioranza delle risorse per sterilizzare le conseguenze derivanti dalla crisi legata ai costi dell’energia e delle materie prime. L’obiettivo, ha spiegato il Cavaliere, era «evitare una nuova fase recessiva» alla quale «molte famiglie e molte imprese non avrebbero potuto resistere». Il tema della guerra tra Russia e Ucraina è da tempo un tallone d’Achille per Berlusconi, spesso accusato di filo-puntinismo per la sua antica (e mai rinnegata) amicizia con il capo del Cremlino. In realtà, Forza Italia ha sempre votato a favore dell’invio delle armi a Kiev. «Difendere le ragioni dell’Ucraina e lavorare per la pace non sono strade incompatibili», ha argomentato lui.

«Rafforzare il bipolarismo»

Interessante anche il versante della politica interna. Qui Berlusconi è tornato sulla necessità di rafforzare il bipolarismo attraverso la nascita di un nuovo «contenitore» sul modello dei Repubblicani americani. «Nel nostro caso – ha precisato – un ruolo fondamentale dovrà averlo la cultura politica liberale, cristiana, garantista, europeista, atlantica davvero essenziale per un centrodestra di governo». Quanto ai rapporti con Giorgia Meloni, Berlusconi ha smentito chi in questi mesi ha tentati di accreditare una certa distanza tra i due. «Ci sentiamo tutte le volte che è necessario – ha detto -. E parliamo di tante cose nell’interesse del Paese». Senza fronzoli il giudizio sulla premier: «Come già la conoscevo, capace e determinata».

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