Buttano un uomo nel cassonetto e postano il video su Tik Tok. Antoniozzi (FdI): “Servono pene esemplari”
“I ragazzi napoletani ripresi nel video su Tik Tok mentre buttano un uomo nel cassonetto non sono bulli ma criminali e come tali vanno trattati”. Lo afferma Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Mi auguro che Polizia e Procura individuino subito queste persone che meritano una sanzione penale esemplare – dice Antoniozzi – sia perché compiono vari reati legati alla violenza, sia per il vergognoso messaggio che danno alla società. L’uso dei social amplifica gesti così osceni verso i quali non può esserci alcuna tolleranza”.
Fuorigrotta, fanno entrare un uomo nel cassonetto e mettono il video sui Social
Nel video pubblicato su Tik Tok da alcuni bulli che a Fuorigrotta, il quartiere di Napoli da cui proviene la segnalazione, i teppisti inducono un uomo probabilmente fragile ad “accomodarsi” in un cassonetto dell’indifferenziata. “Non paghi della bravata abbassano il coperchio del cassonetto contenente l’uomo e lo rovesciano sul marciapiedi”. A denunciare il filmato il deputato di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli.
”È sconcertante – ha commentato – che i giovani per divertirsi abbiano bisogno di sviluppare prepotenze ai danni dei più fragili, che diversamente, andrebbero protetti piuttosto che trasformati in zimbelli. Fragilità spesso fa il paio con solitudine e le persone con difficoltà pur di avere compagnia non si ribellano a certe vessazioni. Il branco che si diverte a discapito del più fragile è una scena raccapricciante a cui non ci si abitua mai, è bullismo. Abbiamo segnalato il video alle autorità per identificare i responsabili di questa vergogna”.
Social, il boom di TikTok (anche tra i bulli)
Secondo i recenti dati Censis, tra i giovani (14-29 anni) si registra un ulteriore passo in avanti nell’impiego delle piattaforme online. Il 93,4% utilizza WhatsApp, l’83,3% YouTube, l’80,9% Instagram. Si osserva un forte incremento dei giovani utenti di TikTok (54,5%), Spotify (51,8%) e Telegram (37,2%). In flessione, invece, Facebook (51,4%) e Twitter (20,1%).