Cambiare la legge su infermità e seminfermità mentale per evitare “scorciatoie” ai criminali

1 Dic 2022 11:58 - di Alfredo Antoniozzi (*)
infermità seminfermità mentale

Nei prossimi giorni presenterò il disegno di legge per modificare gli articoli 88 e 89 del codice penale che disciplinano l’infermità e la seminfermità mentale. Due articoli che, sostanzialmente,non dicono nulla. Prevedono semplicemente la non punibilità e lo sconto di pena nei due casi quando sì registri, rispettivamente, la totale o la parziale incapacità di intendere e volere.

Infermità e seminfermità mentale, il vuoto legislativo

Nel mezzo di questo vuoto legislativo il 2005 la Cassazione a sezioni unite, che di fatto diventa legge nelle sue pronunce, ha statuito con la famosa sentenza 9136 che anche i disturbi dì personalità possano inficiare la capacità di intendere. Un’anomalia tutta italiana che ha dì fatto consentito a molti criminali dì cavarsela con poco. Il dramma dì Roma delle scorse settimane confermava che il killer aveva avuto diagnosi di disturbo antisociale,una condizione pressoché fisiologica in chi delinque, e per questo aveva dì fatto evitato il carcere.

La proposta di legge con la discriminante

La mia proposta di legge introdurrà l’elemento psicotico come discriminante. Poiché la psicosi altera la realtà i periti avranno più facilità a fare il loro lavoro. È probabile che da settori dell’avvocatura possano esserci resistenze ma questa legge riporta l’Italia nell’alveo europeo. Chi è seriamente malato avrà riconosciuti i suoi diritti ma chi sì rifugia dietro i disturbi dì personalità dovrà scontare la pena. Lo dobbiamo a donne ed uomini vittime di gravi reati, spesso impuniti.

(*) Vicepresidente gruppo parlamentare Fratelli d’Italia Camera dei deputati

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