Carcere minorile di Nisida: due detenuti stranieri fuggono ma vengono subito ripresi
Evasione lampo nel carcere minorile di Nisida da parte di due detenuti stranieri. I due sono però stati bloccati dal personale di polizia penitenziaria dopo rapide ricerche. Lo denuncia il Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe, per voce del vice coordinatore regionale della Campania per il settore minorile della Campania Federico Costigliola: «Ancora una volta presso l’IPM di Nisida si sono vissute, nel tardo pomeriggio di ieri 21 dicembre, ore di tensione a causa della tentata evasione di due detenuti stranieri».
Carcere minorile di Nisida, evasione di due detenuti
Che cosa è accaduto. «Erano le 18. 30 circa – racconta Costigliola – quando è scattato l’allarme dopo che il personale di polizia penitenziaria in servizio ha notato l’assenza di due detenuti fino a pochi minuti prima presenti al campo di basket dell’Istituto penale per minorenni durante la permanenza all’aria. Attivate subito le ricerche, coinvolgendo tutto il personale in servizio, nonché anche la Guardia di Finanza presente alle pendici dell’isola, i due ristretti sono stati individuati e catturati proprio nei pressi del comando della Guardia di Finanza verso le 21.30 circa. L’ottima operazione messa in essere dal personale di Polizia Penitenziaria di Nisida, ha permesso di evitare conseguenze ben più gravi, e per questo, il Sappe, rivolge a questi ultimi grandi apprezzamenti».
Carcere minorile di Nisida, Capece: «Impennata dei detenuti stranieri»
Dal canto suo, Donato Capece, segretario generale del Sappe, denuncia: «E’ sintomatico che negli ultimi dieci anni ci sia stata un’impennata dei detenuti stranieri nelle carceri italiane, per adulti e minori, che da una percentuale media del 15% negli anni ’90 sono passati oggi ad essere quasi 20mila. Fare scontare agli immigrati condannati da un tribunale italiano con una sentenza irrevocabile la pena nelle carceri dei Paesi d’origine può anche essere un forte deterrente nei confronti degli stranieri che delinquono in Italia. Il dato oggettivo è però un altro: le espulsioni di detenuti stranieri dall’Italia sono state fino ad oggi assai contenute, oserei dire “impercettibili”».
L’appello a Nordio
Il leader del Sappe torna a denunciare come «sia stato un grave errore di una politica miope l’innalzamento dell’età dei presenti nelle carceri minorili: oggi, infatti, possono starci anche donne e uomini di 25 anni. E, come si è verificato oggi, questi maggiorenni si comportano con il personale di Polizia e con alcuni minorenni ristretti con prepotenza e arroganza, caratterizzando negativamente la quotidianità penitenziaria. E la loro ascendenza criminale condiziona tanti giovani, che li vedono quasi come dei miti. Chiedo al Ministro della Giustizia Carlo Nordio di rivedere questa legge e modificarla nel senso che i maggiorenni devono scontare la pena nelle carceri per adulti, e non per minorenni!».