Chiara Valerio spiega ai comuni mortali perché non si deve infierire sulla signora Soumahoro
Chiara Valerio: indecoroso il metodo che la stampa ha usato con la signora Soumahoro
Anche lei fa finta di non capire che qui di indecoroso non c’è il trattamento che la stampa ha riservato ai coniugi Soumahoro ma il fatto che i due fingono di ignorare che il lusso ostentato stride con lo sfruttamento dei lavoratori lasciati senza stipendio e in condizioni non dignitose. Tutto il filosofeggiare sul corpo delle donne, il femminismo, l’autodeterminazione rappresenta una fastidiosa chiacchiera con la quale nascondere l’ovvio: il business dei migranti, l’arricchimento personale sfruttando le parole d’ordine dell’accoglienza e della solidarietà.
“Gli esseri umani sono contraddittori”: e questa sarebbe la spiegazione…
Chiara Valerio: tutta colpa del capitalismo
Vale sempre il garantismo, ci ricorda Chiara Valerio, e nel frattempo ci spiega, a noi che non capiamo niente, che se la signora Soumahoro ha la mania delle griffe e suo marito rivendica il diritto alla moda ciò si deve alla volontà di apparire secondo la logica del capitalismo. “Il governo del nostro corpo è solo nostro”, sentenzia Chiara Valerio. Ma se tu rendi pubblica la cosa sui social la condividi e dunque vieni giudicato. “Penso – conclude – che la rappresentazione di sé scelta da Liliane Murekatete è la misura di quanto il capitalismo abbia vinto su qualsiasi ideologia, contenuto, partito politico e pratica”. Se la signora Soumahoro ha ceduto alla logica del profitto la colpa non è sua, dunque, ma del sistema. E meno male che non ha tirato in ballo il patriarcato.