Ciriani: «Lavoreremo anche a Natale se serve. Le opposizioni non facciano ostruzionismo»
La situazione non è facile, ma la maggioranza è compatta e il governo è partito con il piede giusto. Intervistato dal Corriere della Sera Luca Ciriani sottolinea l’imbuto “mai visto” in cui si trova l’esecutivo per le scadenze da qui alla fine dell’anno. Quattro decreti, più la finanziaria e le comunicazioni del presidente in vista del Consiglio Ue. E l’Italia – spiega il ministro per i Rapporti con il Parlamento – non si può permettere l’esercizio provvisorio. “Sarebbe un danno economico e di immagine. Piuttosto lavoriamo a Natale”.
Ciriani: dobbiamo evitare l’esercizio provvisorio
Nessun rischio di ‘bliz’ degli alleati, argomento molto caro alla stampa. “Non temo per la maggioranza, ho sempre visto in Cdm un clima molto buono”, dice Ciriani. Il rapporto dialettico tra governo e Parlamento è importante, aggiunge sperando che le opposizioni non facciano ostruzionismo sulla Finanziaria di un governo nato da trenta giorni. Calenda dice che Forza Italia vuole sabotare il governo. Tutto falso.
Forse Calenda vuole seminare un po’ di zizzania
“Forse Calenda vuole mettere un piede in casa nostra e seminare un po’ di zizzania. In ogni caso reputo assolutamente positivo che una opposizione dialoghi con la maggioranza”. Il ministro di Fratelli d’Italia, già capogruppo in Senato, respinge la narrazione sugli attriti con il Cavaliere. “È da quando è nata la maggioranza che si dice e si scrive che non ci fidiamo di Berlusconi. Che non abbiamo i numeri e che subiremo agguati. Ma io ho visto sempre una maggioranza coesa”.
Sul Pnrr non c’è tempo da perdere
Anche sul Pnrr non c’è tempo da perdere. “Siamo preoccupati, cercheremo di raggiungere gli obiettivi del 2022. Ma è evidente che è stato pensato in un’epoca precedente alla guerra e al caro bollette. C’è un problema di tempi e di risorse. Visto l’aumento dei prezzi bisogna rivedere l’elenco delle opere. O si trovano più soldi o si fanno meno cose. Ora si capisce che in campagna elettorale non volevamo smantellare il Pnrr, eravamo solo realisti”.
L’evasione si combatte ma senza penalizzare i piccoli
Infine il capitolo evasione. Il governo strizza l’occhio agli evasori? Niente affatto. La lotta all’evasione va fatta, ma nel segno della ripartenza. E non su piccole categorie come i barbieri. “Dire alle piccole e medie imprese, ai commercianti e agli artigiani che comprendiamo i loro problemi dopo gli anni terribili della pandemia non è strizzare l’occhio agli evasori. Ma a chi produce ricchezza, che deve essere aiutato a ripartire”.