Conte a caccia di consensi tra i percettori di Rdc. Ciriani lo asfalta: più urgenti i miliardi per le bollette
Conte continua il suo tour nelle piazze dei percettori del reddito di cittadinanza in cerca di strette di mano e consensi. Il copione è sempre quello degli attacchi al governo che ha destrutturato il provvedimento grillino. Dimostrandone inefficacia sul piano occupazionale. E delegittimandone senso sociale e opportunità politica. E allora, si risolve in un’operazione di restyling popolare plateale quella dell’ex premier che agita il vessillo del Rdc brandendo la clava dopo i disastri grillini e la rimodulazione della misura 5S anti-occupazionale. Così oggi il leader della galassia grillina è a Palermo per continuare il viaggio in solitaria che punta a traghettare i sostenitori del provvedimento verso il sostegno a un movimento le cui passate mosse governative sono state delegittimate dalle urne e dalla manovra dell’esecutivo in carico.
Conte a caccia di consensi tra i percettori di Rdc a Palermo. Ciriani lo asfalta da Roma
E guarda caso, Conte nella sua missione siciliana va proprio nel quartiere Zen di Palermo per incontrare le persone e ascoltare le storie di alcuni percettori di reddito di cittadinanza, per racimolare strette di mano, selfie, abbracci con cui convalidare la sua contrarietà alla riformulazione e cancellazione del Rdc. Poi, tra bancarelle e disoccupati, sale su un palchetto improvvisato e discetta di reddito di cittadinanza e di «misure inique del governo». Difendendo l’indifendibile asserendo tra claque e percettori della misura grillina contrari anche solo a considerare l’ipotesi di andare a lavorare (o di andarci non solo per arrotondare in nero la quota assistenziale sborsata dallo Stato).
Conte sul palchetto improvvisato rispolvera il solito copione demagogico sul Rdc
Così, infervorato dalla gente che lo ascolta, Giuseppi rispolvera il meglio del suo repertorio demagogico e allo Zen di Palermo tuona (sapendo di andare sul sicuro): «Le notizie che arrivano sono sempre peggio, in queste ore il governo sta valutando di recuperare nuove risorse togliendole ai poveri. Vogliono ridurre e anticipare i tagli al reddito di cittadinanza, rendendoli ancora più pesanti. È un disegno irragionevole. Non si rendono conto che il Rdc è essenziale per la coesione sociale, per garantire un sistema di protezione che rende più forte la Nazione».
Ciriani: «Conte arma la piazza? Spero di no, ci vuole responsabilità»
Da Roma, però, trova pronto a replicargli il ministro Ciriani. Che argomentando sull’altra faccia della medaglia e pungendo Conte sul tallone d’Achille del notorio propagandismo contiano, rileva e sanziona l’ex premier sostenendo: «Ci sono stati toni esagerati: mi auguro che si possa polemizzare in Parlamento, evitando la piazza. Mi chiedo come si possa organizzare una protesta in piazza contro un governo in carica da soli 45 giorni, che ha fatto una manovra sociale». Poi, entrando nel merito della discussione, il ministro per i rapporti con il Parlamento, ospite di Adnkronos Live, dopo le accuse di Forza Italia a Conte e M5S di “armare’ le piazze”, aggiunge: «È una manovra che assegna 30 miliardi alle bollette, mi chiedo cosa c’era di più urgente». E allora: sarebbe il caso che Conte abbassasse i toni? «Serve responsabilità – replica netto Ciriani – la situazione è molto grave. Evitiamo di esasperare i toni», sottolinea.
Ciriani: «La sinistra ha impartito per anni lezioni morali, e ora è a pezzi…»
Poi, allargando il discorso alle polemiche che la sinistra indirizza al governo e alla manovra appena promossa a pieni voti dalla Ue, Ciriani chiosa: «Per tanti anni la sinistra ha dato lezioni di morale e moralità, soprattutto alla destra… E se mai è esistita una loro presunta superiorità morale, lo scandalo Sumahoro e lo scandalo Qatargate hanno fatto a pezzi questa superiorità»…