Cospito, confermato il 41 bis. Gli anarchici si erano portati avanti: devastazioni a Roma e Cagliari
Il tribunale di Sorveglianza di Roma ha respinto il reclamo presentato dalla difesa dell’anarchico Alfredo Cospito sul provvedimento di applicazione del regime detentivo 41 bis per i prossimi quattro anni, che dunque è confermato. A renderlo noto è stato l’avvocato Flavio Rossi Albertini. Cospito è detenuto dal 5 maggio nel penitenziario di Bancali a Sassari in regime di carcere duro.
L’accusa a Cospito e la precedente condanna
Sull’anarchico, ritenuto ideologo della Fai, la Federazione anarchica internazionale, pendono l’accusa di strage politica, per due bombe fatte esplodere nei pressi della caserma dei carabinieri di Fossano, in Piemonte, e la richiesta di ergastolo avanzata dai pm di Torino, dove si svolge l’appello del processo nel quale è imputata anche la compagna Anna Beniamino. Per protestare contro il 41 bis a Cospito, già condannato per l’attentato all’amministratore di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, gambizzato a Genova nel 2012, da settimane gli anarchici danno vita a scene di guerriglia e atti di violenza e vandalismo in diverse città italiane, le ultime Roma e Cagliari.
Dagli anarchici notti di devastazione a Roma e Cagliari
Nella notte tra sabato e domenica il teatro sono stati i quartieri Tuscolano e San Giovanni della Capitale: gli anarchici hanno incendiato e gettato in mezzo alla strada dei cassonetti, poi hanno dato l’assalto a un ufficio postale e a una banca, distruggendo le vetrine e firmando il tutto con le scritte «Alfredo libero» e «No 41 bis». La notte scorsa, poi, è stata la volta di Cagliari. Anche qui nel blitz sono state danneggiate le vetrine di una banca e tracciate con la bomboletta la A cerchiata e scritte a favore di Cospito.