Dallo scandalo Qatar riemerge “aeroplanino” Di Maio: nel caos-mazzette torna favorito per la poltrona Ue

13 Dic 2022 15:38 - di Lucio Meo

Il Pd piange, ma qualcun altro ride, anzi gode: il solito Luigi Di Maio, nelle sue peripezie post disastro elettorale, trova come al solito qualche fortunato paracadute che gli consente di cadere in piedi. Lo scandalo Qatar, che sta travolgendo la Ue e la sinistra europea e italiana, potrebbe favorirlo nella corsa alla nomina di rappresentante della Ue nel Golfo Persico per i rifornimenti di gas. Incredibile ma vero, l’inchiesta europea che getta fango sulle istituzioni, lo riporta in gioco nel risiko delle nomine, riportandolo in pole position rispetto a quella poltrona che Draghi gli aveva promesso e sulla quale tante perplessità si erano sollevate sia in Italia che all’estero.

Dal Qatar al Golfo Persico: Di Maio torna in pole position

Il motivo della riemersione di “aeroplanino” Di Maio lo spiega Il Foglio, con un retroscena dettagliato: “Luigi Di Maio – scrive il quotidiano diretto da Claudio Cerasa – crede che l’inchiesta  che ha squassato la Ue possa tirargli la volata per diventare inviato speciale nel Golfo. L’avversario principale che lo divide dalla nomina è stato toccato (anche se non è indagato) dal Qatar gate. E’ il greco Dimitris Avramopoulos  e sedeva nel board della Fight Impunity, l’ong  dell’ex parlamentare europeo del Pd Antonio Panzeri,  arrestato per tangenti”.

Il greco Avramopulos in disgrazia apre nuove strade

La Grecia affonda, l’Italia è coinvolta ma lui, l’ex ministro degli Esteri, ne uscirebbe da vincitore. “Di Maio in queste settimane ha tessuto rapporti con gli ambasciatori del G7 a Roma, ma anche con gli ex omologhi, soprattutto del governo francese e tedesco. Almeno questo è il racconto che si fa dalle sue parti. Fino all’altro giorno era preoccupato dalla competizione di Avramopoulos, arrivato terzo nella selezione, ma sostenuto dietro le quinte da Tajani m grande conoscitore dei palazzi di Bruxelles e big del Ppe. Ora questa concorrenza non c’è più e Di Maio sembra vedere l’obiettivo davvero vicino. La decisione finale arriverà i primi di gennaio”.

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