Decennale di FdI, Urso: “Di sfida in sfida. Tra 20 mesi porteremo la destra al governo d’Europa”

17 Dic 2022 18:23 - di Eugenio Battisti

Il nostro obiettivo è fare non solo del nostro Mezzogiorno, ma di tutta l’Italia, l’hub energetico d’Europa. Per 30 anni l’Europa si è rifornita di energia da Russia, Norv e Nord-est. E meno male che noi abbiamo fatto il Tap e che i 5 stelle non sono riusciti a impedirne la realizzazione. Ma ora noi possiamo diventare non più paese destinatario di energia ma produttore. Per rifornire anche la Germania, cambiando gli asset europei”. Così Adolfo Urso ospite della festa del decennale di Fratelli d’Italia a piazza del Popolo a Roma. Riflettori puntati sulla prima manovra del governo Meloni e non solo. Proprio mentre nella Capitale la sinistra sfila in corteo contro la Finanziaria. Insieme al ministro delle Imprese e del made in Italy anche il ministro Raffaele Fitto e il viceministro all’Economia  Maurizio Leo intervistati dal direttore del Messaggero  Massimo Martinelli. “Serve una politica energetica comunitaria”, ha ripetuto Urso denunciando i ritardi dell’Europa sul tetto al costo del gas, “e il prezzo lo hanno pagato le famiglie e le imprese. Con Terna possiamo essere l’hub elettrico del Mediterraneo”.

Urso: “L’Italia farà l’hub energetico d’Europa”

“Su mandato della presidente del Consiglio”, ha spiegato ancora Urso, “sto già lavorando ad accordi con l’Ucraina da realizzare da subito, prima ancora della fine del conflitto. Perché Kiev potenzialmente è il miglior partner che possa avere l’Italia. L’Ucraina è una potenza spaziale, i motori del Vega – orgoglio dello spazio italiano – sono costruiti in Ucraina e con loro vorremmo realizzare una partnership industriale non solo commerciale. Per questo siamo sponsor per ingresso di Kiev nell’Agenzia Spaziale Europea”. Ma non basta. “L’Ucraina produce anche grano. Che serve ai nostri produttori di pasta mentre noi siamo i più grandi esportatori di macchine agricole” ricorda il ministro che non nasconde di avere dinnanzi “20 mesi difficilissimi. Con un prezzo dell’energia ancora alto fino alla primavera del 2024. L’Europa deve imparare a essere una potenza sovrana e noi l’aiuteremo”.

“Tra 20 mesi porteremo la destra a vincere in Europa”

Il ministro di Fratelli d’Italia ha poi ricordato il voto del 2024 per rinnovare il Parlamento europeo. “Alla luce di quanto successo nelle elezioni nazionali finalmente avremo una maggioranza politica conservatrice in Europa. E  le forze del partito conservatore avranno un’ampia forza nel Consiglio europeo, così da indicare i prossimi commissari. Fra 20 mesi porteremo la destra al governo d’Europa!”, ha detto tra gli applausi della platea. Infine un passaggio da ex presidente del Copasir. Sul nodo delle ingerenze di paesi terzi nella vita democratica dell’Unione. “Prima delle elezioni anticipate”, ha ricordato Urso, “abbiamo avviato una indagine conoscitiva, che abbiamo inserito nella relazione annuale conclusiva approvata il 19 agosto. C’è un passaggio della commissione Glucksmann in cui si fa riferimento ai paesi che applicano politiche di ingerenza nei processi decisionali dell’Ue. E fra questi paesi ci sono la Cina, la Russia e anche il Qatar”.

Fitto: “Abbiamo un orizzonte che arriva al 2026”

“Abbiamo di fronte giornate complesse per raggiungere i 55 obiettivi previsti dal Pnrr al 31 dicembre. Ma credo che il target sarà raggiunto”. Così il ministro Fitto, convinto che questo governo non può avere l’orizzonte della scadenza immediata. “Finora abbiamo avuto governi di respiro corto. Con la visione esclusivamente della rata. Mentre noi abbiamo un orizzonte che arriva al 2026”. Fitto ha sottolineato l’inutilità di portarci a uno scontro con la Commissione europea. “Noi vogliamo porre questioni oggettive e su questo non derogheremo. Se si sono sbloccate vicende come il Pnrr all’Ungheria, la minimum tax e gli aiuti all’Ucraina” – ha aggiunto Fitto –  è perché la nostra premier incontrando il premier ceco e quello polacco ha creato le condizioni per superare questo ostacolo. Quando ci accusano di difendere gli interessi nazionali, lo facciamo come fanno anche gli altri paesi, con serietà, portando avanti battaglie anche contro strumentalizzazioni come su quella del tetto al contante”. Il viceministro Leo ha sottolineato la formula vincente proposta alle imprese sul fronte dello sviluppo e del lavoro “più assumi meno paghi”.

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