Decreto rave, il Senato boccia la pregiudiziale. FdI: «Così difendiamo salute e proprietà»

12 Dic 2022 15:46 - di Redazione
rave

Con 98 “no”, 42 “sì” e 25 astenuti l’aula del Senato ha respinto la questione pregiudiziale presentata da Alleanza Verdi-Sinistra italiana, al cosiddetto “decreto anti rave” sui raduni illegali. Il dl, in realtà, contiene anche norme relative all’ergastolo ostativo per i detenuti non pentiti e agli obblighi di vaccinazione anti Covid. Nel dibattito che ha preceduto il voto molti esponenti dell’opposizione hanno sostenuto che lo strumento scelto dal governo (il decreto) per normare le varie questioni fosse inutilizzabile per mancanza dei requisiti di necessità e urgenza. «La procedura seguita è incostituzionale», ha sentenziato Ivan Scalfarotto, di Italia Viva. Una tesa subito rintuzzata da Sergio Rastrelli.

Con 98 “no”, 42 “sì” e 25 astenuti

«Le norme anti rave e sull’ergastolo ostativo non sono in contrasto con la Costituzione, non sono norme liberticide», ha precisato l’esponente di Fratelli d’Italia. Che ha aggiunto: «Appare surreale, grottesco, assurdo che chi ha abusato della decretazione di urgenza, oggi voglia porre tali questioni» ed ergersi «a vestale della tutela costituzionale». Rastrelli ha quindi ricordato che FdI ha profondo rispetto per le minoranze. «Siamo pronti al confronto», ha concluso il senatore. Concetti riecheggiati anche nell’intervento del senatore Marco Lisei, anch’egli di FdI, che si è soffermato in particolare modo sulla parte del decreto che contrasta i raduni illegali.

FdI: «I rave party sono un problema serio»

«Abbiamo scelto di non stare a guardare gli eventi, di non essere pavidi e di realizzare normativamente quello che c’e’ scritto nel nostro programma», ha premesso il parlamentare. «I rave – ha proseguito – sono un problema per la salute e per la stessa tutela della vita. Abbiamo assistito in questi anni a casi di coma etilico, a casi di overdose, a strupri e decessi. Basta con le fantasiose critiche alla limitazione della libertà personali. Le norme in vigore non sono in grado di contrastare questi accadimenti per stessa ammissione dell’ex ministro alla Giustizia Lamorgese. È arrivato il tempo delle scelte e noi – ha concluso – abbiamo scelto per un’Italia libera e più sicura».

«Sulla giustizia è l’ora di una sterzata»

Per Salvatore Sallemi, anch’egli intervenuto in aula a nome di FdI, «sulla giustizia è giunta l’ora di una sterzata complessiva». Lo stesso, ha proseguito, vale per i rave party, con l’approvazione di una nuova normativa che tuteli la salute oltre che «l’inviolabilità della proprietà privata». «Non è ammissibile – ha concluso Sallemi – che chi paga tasse, Siae e Vigili del Fuoco poi debba assistere a questi raduni organizzati nella più totale illegalità». Nel dibattito è intervenuta anche la senatrice Giovanna Petrenga. «Sui rave party – ha detto – si apre ora un nuovo scenario»

 

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