Delmastro, il governo non dimentica carceri e agenti: 1000 nuove unità alla polizia penitenziaria
Nonostante le emergenze siano tante e le risorse della manovra siano inevitabilmente concentrate sulla crisi energetica, il governo Meloni sta trovando il modo di fornire delle risposte e garantire sostegno a settori in difficoltà endemica. Mondi professionali che lamentano problematiche incistate da anni. Dopo l’annuncio del ministro Valditara sulle risorse “triplicate”, stanziate per l’edilizia scolastica, per fare un esempio. Ora arriva anche quello di Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e Sottosegretario alla Giustizia. Il quale, per quanto riguarda il fronte carcerario, fa sapere che l’esecutivo Meloni, raccogliendo allarmi e sos lanciati dai diversi organi sindacali del settore – rimasti lettera morta con i governi precedenti – nei prossimi quattro anni rinforzerà di 1000 unità il numero di agenti di Polizia Penitenziaria.
Delmastro: «Con il governo Meloni, 1000 nuovi agenti della Polizia Penitenziaria»
Più precisamente. «In Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati, abbiamo dato una prima risposta alle necessità degli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria – ha dichiarato Delmastro –. Grazie al lavoro di squadra di una maggioranza politicamente chiara e coesa – ha quindi proseguito – nei prossimi quattro anni aumenterà di 1000 unità il numero di agenti del Corpo. Stiamo lavorando giorno per giorno. Per creare le condizioni necessarie per avere turni più brevi. Carichi di lavoro meno stressanti. Maggiore sicurezza nelle carceri. E migliore conciliazione tra vita e lavoro», ha spiegato il Sottosegretario alla Giustizia.
«Un primo segnale di attenzione agli agenti e un sincero grazie per il loro impegno»
E ancora. «Il Governo Meloni ha assunto con la Polizia Penitenziaria un impegno ben preciso: dare nuova dignità a un Corpo che spesso è stato ingiustamente bistrattato», ha sottolineato Delmastro, che poi ha concluso: «Nonostante le risorse della manovra si siano fatalmente concentrate sulla pandemia energetica, un primo segnale di attenzione alla Polizia Penitenziaria è stato dato. Ai nostri uomini va il mio sincero “grazie” per l’impegno e il senso di responsabilità con cui, quotidianamente, assolvono al loro dovere nelle carceri italiane».