Dl Rave, si va verso la “ghigliottina”. Ciriani: «Opposizione irragionevole, è l’unico modo»
Sul decreto Rave si va verso l’uso della “ghigliottina”, che porta direttamente al voto finale. «Tutti i tentativi per trovare una mediazione sono falliti, l’opposizione intende andare allo scontro irragionevole, dovremo per forza ricorrere a questo strumento», ha spiegato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, ospite di Oggi è un altro giorno su Rai 1.
Verso la “ghigliottina” sul decreto Rave
Il decreto, che oltre all’introduzione delle norme contro i rave party illegali, prevede anche la norma per il reintegro dei medici non vaccinati e quella sull’ergastolo ostativo, deve essere convertito entro il 30 dicembre. Il governo ha già posto la fiducia, il cui voto è fissato per le 19 di oggi. Anche così, però, il decreto è a rischio. Dopo il voto di fiducia, infatti, la discussione riprenderà con gli ordini del giorno, che saranno votati nella serata di ieri. Solo dopo si passerà alle dichiarazioni e, infine, al voto finale.
L’opposizione azzera ogni possibilità di mediazione
L’opposizione, che fin da subito si è scagliata contro le restrizioni sulle mega feste illegali, per cercare di dilazionare i tempi fino a far decadere la norma ha annunciato ostruzionismo, con un centinaio di iscritti a parlare a ciascuno dei quali spettano 30 minuti. Dunque, si annuncia un dibattito fiume, rispetto al quale l’unica soluzione che resta sul tavolo, come prospettato da Ciriani, sembra essere la ghigliottina o tagliola, la cui concessione sta nelle prerogative del presidente della Camera, mentre a richiederla può essere un parlamentare per gruppo.
Cos’è e come funziona la regola che porta direttamente al voto
Secondo l’articolo 96 del regolamento del Senato, da cui anche la Camera l’ha mutuata, la prima volta con Laura Boldrini presidente, è la “Proposta di non passare all’esame degli articoli”. «Prima che abbia inizio l’esame degli articoli di un disegno di legge, un senatore per ciascun gruppo può avanzare la proposta che non si passi a tale esame», si legge nel testo, che dunque rimanda direttamente al voto finale. La ghigliottina è stata usata in tempi recenti sul ddl Zan, solo che in quel caso ha avuto la funzione di far decadere la legge.