Feltri disintegra Lerner e il suo veleno contro la Meloni: “Stupidaggini da grillo parlante”

21 Dic 2022 14:14 - di Chiara Volpi
Feltri Lerner

«Ormai Gad Lerner è diventato il “grillo parlante”… Se devo fare il calcolo delle stupidaggini dette dalle persone note credo che lui arrivi primo in graduatoria». Vittorio Feltri risponde alle odiose osservazioni che ha rilasciato ieri Gad Lerner sulla visita di Giorgia Meloni al Museo Ebraico. Come noto, parlando con l’Adnkronos il giornalista aveva avuto da ridire, velenosamente e pretestuosamente come sempre, su quel momento di commozione che ha stretto in un abbraccio ideale il premier Meloni e la presidente della comunità ebraica romana Ruth Dureghello. Bollando gesti significativi. Lacrime spontanee. Emozioni e parole di grande valore morale, civile, storico del premier, come moti dell’animo «tardivi».

Feltri replica a Lerner sulle esternazioni contro la Meloni

Ecco, il rinnegare con toni sprezzanti e dichiarazioni velenose da parte di Lerner, quella che Elena Loewental nell’editoriale sulla Stampa ha invece definito «un percorso importante di cultura. Civiltà e buona politica». E «la consapevolezza di un cammino tutto rivolto a un futuro di dialogo e coscienza condivisa», ha indignato Vittorio Feltri… E non solo lui certamente. Così, interpellato dall’Adnkronos, il direttore di Libero ha rispedito quelle polemiche al vetriolo al mittente. Richiamando il collega “belligerante” alla cronologia del pregresso storico e politico, e al doppiopesismo sempreverde, che permea approccio e parole inerenti il dibattito.

Feltri: «Nel calcolo sulle stupidaggini delle persone note credo che Lerner arrivi primo in graduatoria»

Per esempio sostenendo: «Quando Fini, il capo di Alleanza Nazionale, andò in Israele e disse che il fascismo era il male assoluto – ricorda Feltri – ricevette gli applausi di tutti e diventò poi presidente della Camera. Non capisco perché Fini allora non ricevette critiche mentre la povera Meloni viene bersagliata sempre da tutti». E ancora: «Le dichiarazioni della Meloni e la sua commozione al Museo ebraico sono importanti per chi ha una visione distorta della destra italiana che non può essere fascista – sottolinea il direttore di Libero – quando vieni a sapere cosa hanno fatto i fascisti con la collaborazione dei nazisti agli ebrei, non puoi che essere indignato», conclude Feltri.

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