Floris, livore puro contro “Gli appunti di Giorgia”: “Provo un dolore fisico” (video)

12 Dic 2022 20:37 - di Federica Argento

Giovanni Floris trova da ridire anche contro gli “Appunti di Giorgia” e a Tagatà da Tiziana Panella ha rovesciato tutto il suo livore attaccando Giorgia Meloni. Nel salotto di La7 il conduttore di “Di martedì” si sente a casa sua e non ha avuto ritegno nel confessare addirittura di provare “Dolore fisico”. “Sottolineo il dolore fisico che prova un giornalista a vedere un presidente del Consiglio che si fa le domande da solo”. Un’osservazione peregrina. Proprio non ce la fa a osservare un premier che va come un treno e – cosa strana a sinistra- dà trasparenza e spiegazione alle misure in fase di studio. Una strategia comunicativa apprezzata. Anche osservatori che non sono simpatizzanti del centrodestra non hanno potuto non rilevare l’efficacia della strategia comunicativa per presidente del Consiglio.

Floris contro Meloni, il delirio: “Provo dolore fisico…”

Come era stato specificato nel primo appuntamento degli “Appunti di Giorgia”, questa rubrica ha come obiettivo quello di dare un resoconto settimanale sul lavoro svolto dal governo. E quello di dare risposte a temi più caldi. Il premier, infatti, ha deciso di aprire la sua agenda agli elettori per mostrare loro quali sono gli obiettivi del suo governo. Eppure Floris si sente male. Proviamo pena per lui e tutti gli opinionisti e i commentatori di sinistra, increduli che il centrodestra stia governando. Ancora devono svegliarsi da un incubo.

Floris contro Meloni e “Gli appunti di Giorgia”: “Provo dolore da giornalista”

Floris ne avrebbe tanti di motivi per sentire “dolore fisico”: le mazzette qatariote a numeri uno del Pd e di Articolo 1; il caso Soumahoro; i veleni che anticipano il congresso del Pd. Eppure il conduttore ha dei mancamenti – guarda caso- proprio di fronte al canale diretto che Meloni ha voluto aprire con gli italiani dai social. “Si prova un dolore proprio fisico a non poter fare qualche domanda- ripete sconsolato-. Però questa è la realtà italiana”, ha continuato il conduttore di Dimartedì con tono apocalittico.

“Rosicamento” senza fine dei sinistri

Poi aggiunge altra cattiveria: “Anche Renzi e Salvini rispondevano a domande che si facevano da soli. Per quanto riguarda Berlusconi, all’epoca era uno scandalo che mandasse le videocassette ai tg con le dichiarazioni. Adesso invece è diventata la normalità. Bisogna abituarsi a tutto questo, è un modo di far sapere cosa pensa la presidente del Consiglio”. Per la maggior parte degli italiani conoscere cosa intende fare il governo e perché in un momento critico come quello he stiamo attraversando è un valore aggiunto. Per Floris e gli sconfitti della sinistra provoca solo una grande “rosicata”. E a noi fa un somma piacere vederli ridotti in questo stato…

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