Francesco celebra il Te Deum e elogia la virtù della gentilezza. “Grati a Dio per avere donato al mondo Benedetto XVI”
Papa Francesco celebra nella Basilica di San Pietro il Te Deum e dedica parole di rimpianto a Benedetto XVI: «Con commozione ricordiamo la sua persona così nobile, così gentile», dice. «E sentiamo nel cuore tanta gratitudine: gratitudine a Dio per averlo donato alla Chiesa e al mondo; gratitudine a lui, per tutto il bene che ha compiuto, e soprattutto per la sua testimonianza di fede e di preghiera, specialmente in questi ultimi anni di vita ritirata».
Il 5 gennaio, alle ore 9.30, sul Sagrato della Basilica di San Pietro, papa Francesco presiederà la Santa Messa esequiale per il defunto Sommo Pontefice Emerito Benedetto XVI. Al termine della Celebrazione Eucaristica avranno luogo l’Ultima Commendatio e la Valedictio. Il feretro del Sommo Pontefice Emerito sarà portato nella Basilica di San Pietro e quindi nelle Grotte Vaticane per la tumulazione.
Durante il Te Deum Papa Francesco, che proprio a proposito di Benedetto XVI aveva parlato della gentilezza, ha tessuto un elogio di questa virtù. “Un antidoto – ha detto – contro alcune patologie delle nostre società: contro la crudeltà, che purtroppo si può insinuare come un veleno nel cuore e intossicare le relazioni; contro l’ansietà e la frenesia distratta che ci fanno concentrare su noi stessi e ci chiudono agli altri. Queste “malattie” della nostra vita quotidiana ci rendono aggressivi e incapaci di chiedere “permesso”, oppure “scusa”, o di dire semplicemente ‘grazie’. Con queste tre parole si va avanti nel cammino della pace”.
“E così – osserva Bergoglio- quando per la strada, o in un negozio, o in un ufficio incontriamo una persona gentile, rimaniamo stupiti, ci sembra un piccolo miracolo, perché purtroppo la gentilezza non è più molto comune. Però, grazie a Dio, ci sono ancora persone gentili, che sanno mettere da parte le proprie preoccupazioni per prestare attenzione agli altri, per regalare un sorriso, una parola di incoraggiamento, per ascoltare qualcuno che ha bisogno di confidarsi, di sfogarsi”.
Bergoglio, rivolgendosi ai fedeli, ha osservato: “Cari fratelli e sorelle, penso che recuperare la gentilezza come virtù personale e civica possa aiutare non poco a migliorare la vita nelle famiglie, nelle comunità, nelle città. Per questo, guardando al nuovo anno della città di Roma, vorrei augurare a tutti noi che la abitiamo di crescere in questa virtù: la gentilezza”.