Il sondaggio riservato del Cremlino: russi stufi della guerra. E Putin firma la legge contro le proteste
Vladimir Putin ha sottoscritto un ulteriore, drastico giro di vite al dissenso. Il presidente russo, infatti, ha firmato la legge che estende il divieto di manifestazione a università, scuole, chiese, ospedali, edifici governativi, porti, aeroporti, stazioni ferroviarie e nelle adiacenze di infrastrutture per gas, acqua, elettricità e riscaldamento. La nuova legge arriva all’indomani della divulgazione da parte dell’intelligence britannica di un sondaggio riservato commissionato dal Cremlino dal quale emerge che l’opinione pubblica russa è sempre più insofferente nei confronti della guerra all’Ucraina.
La legge di Putin contro le manifestazioni e contro la «propaganda» Lgbt
La legge contro le manifestazioni firmata da Putin, che oggi ha anche firmato la legge che mette totalmente al bando la «propaganda di relazioni sessuali non tradizionali, cambiamento di sesso e pedofilia» sui social, i media, i film e la pubblicità, potrà ulteriormente essere inasprita dalle singole regioni russe, che avranno la facoltà di ampliare la lista dei luoghi dove è proibito protestare, in relazione a caratteristiche «storiche o culturali». In precedenza, il divieto di manifestazioni e comizi valeva solo davanti agli edifici della presidenza russa, dei servizi di emergenza e dell’amministrazione carceraria.
Il sondaggio riservato del Cremlino
Il sondaggio citato dall’ultimo rapporto del ministero della Difesa britannico, divulgato ieri, registra il costante e progressivo calo del sostegno dei russi al Cremlino, in relazione a quella che Mosca si ostina a indicare come l’«operazione speciale» in Ucraina. Secondo dati raccolti dal Servizio di protezione federale russo per uso interno, ma ai quali un un media russo indipendente ha dichiarato di aver avuto accesso, il 55% del campione interpellato è favorevole ai colloqui di pace con l’Ucraina, e solo il 25% dice di sostenere il proseguimento del conflitto.
Solo il 25% dei russi a favore del proseguimento della guerra
Questi risultati – si legge ancora nel report britannico – sono coerenti con un sondaggio separato dell’ottobre scorso in cui il 57% degli intervistati si dichiarava favorevole ai colloqui. Nell’aprile 2022, invece, circa ancora l’80% dei russi diceva di sostenere l’operazione. Ma nonostante gli sforzi delle autorità per imporre un controllo pervasivo sull’informazione, per molti russi il conflitto è diventato sempre più tangibile dalla campagna di coscrizione di settembre, che Mosca ha chiamato «mobilitazione parziale». E con le difficoltà che nei prossimi mesi la Russia incontrerà nello sforzo di ottenere grandi successi sul campo di battaglia, pronosticano gli 007 britannici, è probabile che mantenere un’approvazione tacita alla guerra tra la popolazione sarà sempre più difficile per il Cremlino.