In Cdm arriva il primo via libera al Codice degli appalti e al riordino dei servizi pubblici locali

16 Dic 2022 20:40 - di Lucio Meo

Tante le misure approvate oggi dal Consiglio dei ministri, in primis il via libera alla riforma del codice degli appalti. Con il nuovo codice degli appalti ”si semplifica il quadro normativo, per rendere più agevole la partecipazione degli investitori istituzionali alle gare per l’affidamento di progetti di partenariato pubblico-privato (Ppp)”, si legge nella nota di palazzo Chigi, dopo il via libera da parte del Consiglio dei ministri, in esame preliminare. Sono previste, inoltre, ”ulteriori garanzie a favore dei finanziatori dei contratti e si conferma il diritto di prelazione per il promotore”.

Via libera alle nuove norme del Codice degli appalti

Via libera del Cdm anche al decreto legislativo sul riordino dei servizi pubblici locali, uno dei tasselli del Pnrr. “Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni – si legge nella nota diramata da Palazzo Chigi – ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo relativo al riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, ai sensi dell’articolo 8 della legge 5 agosto 2022, n. 118 (legge annuale sulla concorrenza)”. Il decreto “si inserisce nel quadro delle norme adottate in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che prevede la razionalizzazione della normativa sui servizi pubblici locali, con la finalità di promuovere dinamiche competitive che possono assicurare la qualità dei servizi pubblici e i risultati delle gestioni, nell’interesse primario di cittadini e utenti. Sul testo è stata acquisita l’intesa in sede di Conferenza unificata, laddove previsto. Inoltre, si è tenuto conto dei pareri espressi dalla stessa Conferenza e dalle competenti Commissioni parlamentari ed è stata sentita l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente”.

Sì al riordino della disciplina degli Irccs

Tra le misure a margine, è stato sciolto il consiglio comunale di Sparanise, nel casertano. Il Consiglio dei ministri ha affidato la gestione a una commissione ad hoc, che sarà in carica 18 mesi. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della Salute Orazio Schillaci, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo di attuazione della delega relativa al riordino della disciplina degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), di cui al decreto legislativo 16 ottobre 2003, n. 288. E’ quanto si legge nella nota di Palazzo Chigi, post Cdm. Il decreto si inserisce nell’ambito della ‘Missione 6 – Salute’ del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), al fine di rafforzare e migliorare il rapporto fra ricerca, innovazione e cure sanitarie.

Le nuove norme, tra l’altro, introducono criteri e standard internazionali per il riconoscimento e la conferma del carattere scientifico di Ircss, con la valutazione dell’impact factor, della complessità assistenziale e l’indice di citazione, per garantire la presenza di sole strutture di eccellenza. Si definiscono, inoltre, le modalità di individuazione del bacino minimo di riferimento atte a rendere la valutazione per l’attribuzione della qualifica Irccs più coerente con le necessità dei diversi territori. Il testo – conclude la nota – tiene conto del parere delle competenti Commissioni parlamentari. È stata acquisita l’intesa della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.

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