Inchiesta Qatar, eurosinistra e Pd ne escono a pezzi. Convalidati quattro arresti
Nel procedere delle indagini, una cosa al momento è certa su tutte: dall’inchiesta Qatar la sinistra esce a pezzi. E stavolta neppure la proverbiale doppia morale dem la salverà… Intanto, nell’inchiesta sulle presunte mazzette dal Qatar all’Eurocamera, la procura belga convalida 4 arresti e conferma le accuse per le quattro persone fermate: la vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili, l’ex eurodeputato Antonio Panzeri, l’assistente parlamentare Francesco Giorgi, compagno della Kaili, e Niccolò Figa-Talamanca della Ong No peace without justice. L’indagine della procura federale e della polizia federale è volta a indagare sul sospetto che terze parti in posizioni politiche e/o strategiche nel Parlamento europeo abbiano ricevuto ingenti somme di denaro o doni per influenzare le decisioni dello stesso Parlamento.
Inchiesta Qatar, convalidati gli arresti di Panzeri, Giorgi, Kaili e Figa-Talamanca
Ma venerdì sera erano sei le persone fermate nel quadro dell’inchiesta a larga scala della procura e la polizia federale per i presunti reati di organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro. Ad oggi, dunque, per quattro di loro sotto mandato d’arresto del giudice d’istruzione brussellese che dirige l’inchiesta, sono stati convalidati i fermi. Per altre due persone, invece, il padre della Kaili e Luca Visentini, segretario generale della Confederazione sindacale internazionale, la magistratura di di Bruxelles al lavoro sul caso, ha disposto il rilascio sotto condizioni.
Inchiesta Qatar, la sinistra ne esce a pezzi
Intanto, mentre Doha continua a negare ogni addebito, l’inchiesta sulle sospette mazzette arrivate dal Qatar a funzionari ed eurodeputati, procede a passo tutt’altro che felpato. E travolge l’euro sinistra, toccando da vicino il Pd. Dopo la batosta dell’arresto di Antonio Panzeri, ex deputato europeo del Pd, l’inchiesta ha coinvolto anche Francesco Giorgi, assistente dell’europarlamentare dem Andrea Cozzolino. Giorgi, indagato a Bruxelles nell’inchiesta sulle presunte tangenti del Qatar al Parlamento Europeo, è anche legato sentimentalmente ad Eva Kaili, la vicepresidente greca dell’Europarlamento, arrestata ieri nella stessa indagine, dopo il rinvenimento in casa sua di sacchi pieni di banconote. Non solo. In passato Giorgi è stato collaboratore di Panzeri.
Il disperato tentativo di sminuire e la doppia morale dei dem
Un intreccio tra politica, amore e soldi, che colpisce in pieno viso la sinistra europea e italiana. E le stende Ko. Costringendo i suoi esponenti a uscire fuori dal recinto dorato della doppia morale, e a fare i conti con uno scandalo di proporzioni sempre crescenti. Tanto che, pur appellandosi a un disperato “se”, lo stesso Paolo Gentiloni, Commissario europeo all’Economia, intervenendo a In Mezz’Ora in Più su Rai 3, a Lucia Annunziata non può non dire: «Se si dimostrerà vero», il caso di corruzione al Parlamento Europeo, «allora è una cosa gravissima». Aggiungendo a stretto giro, sempre aggrappandosi disperatamente a un disperato periodo ipotetico della possibilità: «Se si confermerà che qualcuno ha preso soldi per influenzare l’opinione su decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo, si tratterebbe di una delle più drammatiche storie di corruzione di questi ultimi anni».
Inchiesta Qatar e sinistra, Gentiloni si aggrappa ai se…
Non solo. Sebbene come afferma Paolo Borzacchiello – esperto di intelligenza linguistica e direttore di Hcw University dalle colonne de Il Giornale – «la sinistra è bravissima a manipolare le notizie che la riguardano sminuendole o relegandole in spazi piccoli, così da farle sembrare meno importanti», oggi la vice presidente del Parlamento Europeo, la Piddina Pina Picierno, anche le ospite dell’Annunziata, sull’inchiesta Qatar non ha potuto esimermi dal commentare: «È un caso che definirei ripugnante». «I corruttori sono nemici della democrazia».
Inchiesta Qatar e sinistra: Boldrini defilata…
Ben più defilata, invece, la posizione della Boldrini. Una donna e un’esponente del Pd notoriamente più veemente nell’esprimere giudizi, e che invece sull’inchiesta belga si limita a proporre un riassunto e a distillare i termini, dichiarando: «Da una vice presidente del parlamento Ue a un ex eurodeputato. Da un sindacalista a un membro di un’associazione. Tutti avrebbero accettato denaro in cambio di buone parole per un regime che in Qatar calpesta i diritti umani. Un vergognoso baratto. Si vada fino in fondo».
Foti: «Da Panzieri a Soumahoro, la sinistra si scioglie come neve al sole»
Ecco fino in fondo, nell’indagare. Sanzionare e commentare la vicenda. Senza se e senza ma. Perché, come ha dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti, quella della sinistra tutta è «una figura barbina che, se confermata, umilia l’Europa e la nostra Nazione in maniera vergognosa. La tanto decantata superiorità morale della sinistra, alla prova dei fatti, si scioglie più velocemente della neve al sole e provoca imbarazzo dinnanzi agli occhi del mondo. Da Soumahoro e il “diritto alla moda” della moglie. Alle accuse di sostegno al Qatar per l’eurodeputato del Pd Panzieri, il passo è breve. Due “campioni” perfetti che ci mostrano, ancora una volta, come la sinistra parli tanto di diritti e uguaglianza. Ma in realtà pensi più a sé stessa che agli altri. Ai lavoratori per esempio, o, più in generale, ai suoi elettori».
Gasparri e le verità negate sulla e dalla sinistra
La sinistra della doppia morale è all’angolo. E come sottolinea anche il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, «troppi tacciono sulle montagne di contante del Pd Panzeri, mentre vorrebbero impedire a un anziano italiano di una frazione di montagna di usare qualche spicciolo per comprare il pane. Si tace sulle Ong coinvolte nella scandalo, che ottennero l’immeritata attenzione di Bonino o Mogherini. Accanto a Ong serie ce ne sono di infiltrate da corrotti e corruttori e da aiutanti dei trafficanti di persone. Questo scandalo – conclude Gasparri – ci offre molte verità negate per troppo tempo»…