
Incredibile a La7, Murgia sta con la Meloni: “Ha ragione su come i giornalisti trattavano Draghi” (video)
Strano ma vero, Michela Murgia la scrittrice sarda più famosa per le ospitate televisive che per le sue opere letterarie, ha difeso (forse per la prima volta in vita sua) Giorgia Meloni. Lo ha fatto nel corso della trasmissione DiMartedì, condotta da Giovanni Floris su La7.
Murgia dà ragione a Meloni: “C’era un atteggiamento prono nei confronti di Draghi”
A precisa domanda del conduttore sull’attaccco del presidente del Consiglio ai giornalisti (“Con me come siete coraggiosi e assertivi”, aveva ironizzato la Meloni, alludendo alla differenza di trattamento con il suo predecessore), la Murgia ha sorprendentemente difeso la prima premier donna della storia d’Italia.
#dimartedi Michela Murgia: “Meloni? Sulle differenze con Draghi ha ragione, ho sempre trovato scandalose le conferenze stampa con i giornalisti che applaudivano Draghi” https://t.co/UZG1wvayPt
— La7 (@La7tv) December 6, 2022
Su questo la Meloni “ha ragione”, ha premesso la Murgia. “Io ho sempre trovato scandalose le conferenze stampa con i giornalisti che applaudivano Draghi in maniera indiscriminata. Su questo ha ragione, ho sempre trovato un atteggiamento prono”. L’autrice di Istruzioni per diventare fascisti aveva sparso prima un po’ di veleno a piene mani contro la premier. Come quando ha definito nel corso della stessa trasmissione “furberia di comunicazione la scelta di comunicare sui Social direttamente da parte della Meloni”. Una comunicazione social efficace diventa, quindi, nel lessico della Murgia, una “furberia”.
Anche Formigli aveva dato ragione al premier sulle conferenze stampa di Draghi
Persino Corrado Formigli, altro pasdaran anti-meloniano era stato costretto a dare ragione al premier sulla differenza di trattamento. “Quella scena dei giornalisti che applaudono Draghi a fine conferenza stampa non mi è piaciuta, è stato un gesto inopportuno”. Così il conduttore di Piazza Pulita in un’intervista a La7. “Poi, senza dubbio, quando c’era Draghi il clima era più soporifero e le domande dei giornalisti non particolarmente ficcanti, su questo Meloni ha ragione. Ma va anche detto che i motivi di polemica erano molti meno…”