Iran, condannata a 3 anni di carcere la nipote del leader supremo Ali Khamenei
È stata condannata a tre anni di carcere per aver sostenuto la protesta esplosa in Iran dopo l’uccisione di Masha Amini a fine settembre la nipote del leader supremo iraniano Ali Khamenei, Farideh Moradkhani.
Moradkhani, attivista per i diritti umani, era stata arrestata il 23 novembre dopo la pubblicazione con la quale chiedeva alla comunità internazionale, in particolare i Paesi “che amano la libertà”, di tagliare tutti i rapporti con Teheran ed espellere i suoi rappresentanti diplomatici nei loro Paesi per protestare contro la repressione delle proteste.
La sentenza è stata resa nota dall’avvocato di Moradkhani in un tweet rilanciato dal portale Iran Wire.
Nel comunicato viene denunciato che la donna è stata giudicata da un tribunale religioso, senza alcuna giurisdizione sul caso.
All’inizio il consesso teocratico l’aveva condannata a 15 anni, riducendo poi la pena a 3 anni.
Nei giorni scorsi Badri Hosseini Khamenei, sorella del leader Supremo Ali Khamenei e madre di Farideh Moradkhani, aveva pubblicato, sempre sui Social, una lettera aperta in cui esprimeva la speranza di “vedere presto la vittoria del popolo e la caduta di questa tirannia che ora governa l’Iran”.
“Mi oppongo alle azioni di mio fratello”, aveva scritto ancora la moglie del dissidente Ali Moradkhani, accusando Khamenei “di non ascoltare la voce del popolo” ma quella di “mercenari e accaparratori”.
Il governo di Teheran, intanto, ha accusato la Germania di “incitare al terrorismo” e “istigare all’odio” in Iran dopo le critiche mosse da Berlino per l’esecuzione di un uomo arrestato durante le proteste per la morte di Mahsa Amini, deceduta dopo essere finita in manette per aver indossato il velo non correttamente, secondo la polizia religiosa.
“Combattere il terrorismo, la violenza e l’incitamento all’odio sono responsabilità internazionali inequivocabili”, ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hosein Amir-Abdollahian, sostenendo su Twitter che “è ipocrita che la Germania consideri ciò come una ‘linea rossa’ sul suo territorio ed in merito alla sua sicurezza mentre incita questo stessi fenomeni sinistri in Iran e denuncia la nostra legittima lotta contro di loro”.