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Juventus, chiesto il rinvio a giudizio di 12 dirigenti: ci sono anche Andrea Agnelli, Nedvev, Paratici e Arrivabene

Juventus, chiesto il rinvio a giudizio di 12 dirigenti: ci sono anche Andrea Agnelli, Nedvev, Paratici e Arrivabene

Cronaca - di Leo Malaspina - 1 Dicembre 2022 - AGGIORNATO 2 Dicembre 2022 alle 21:20

La procura di Torino ha chiesto 13 rinvii a giudizio nell’ambito dell’inchiesta sui conti della Juventus. Si tratta di 12 persone fisiche più la società. Stralciata la posizione degli ex sindaci. Tra le richieste di rinvio a giudizio figurano i vertici, il presidente Andrea Agnelli, il vice Pavel Nedved, Fabio Paratici e Maurizio Arrivabene. L’inchiesta, avviata nel novembre di un anno fa, riguarda i bilanci di tre annualità, 2019, 2020, 2021, per i quali l’accusa ipotizza plusvalenze fittizie e manovre sugli stipendi dei calciatori durante la pandemia Covid. Lo scorso 24 ottobre era stata notificata agli indagati la chiusura indagini.

Juventus nella bufera, la difesa della società

Ieri la Juventus ha diffuso una lunga nota affermando che “le contestazioni della Procura non paiono fondate” e “ogni sanzione sportiva risulterebbe del tutto infondata” visto che i bilanci non sono alterati. Il club è intervenuto anche per replicare ad articoli che prefigurano sanzioni in ambito sportivo, con un range di provvedimenti che variano per severità. In un clima che sui social richiama quello di calciopoli, la Juve ha preso la parola “in riferimento a quanto riportato da alcuni organi di stampa – nel pieno rispetto della magistratura e degli organismi regolatori del mercato, e pur ribadendo la massima fiducia nelle autorità giudicanti”.

Nella convinzione di aver operato sempre correttamente, Juventus FC intende far valere le proprie ragioni e difendere i propri interessi, societari, economici e sportivi, in tutte le sedi”, conclude la nota.

John Elkann rassicura la tifoseria

“Le dimissioni dei Consiglieri di Amministrazione della Juventus rappresentano un atto di responsabilità, che mette al primo posto l’interesse della Società”, aveva detto nei giorni scorsi il Ceo di Exor, John Elkann. “Voglio ringraziare mio cugino Andrea per averci dato emozioni straordinarie, che non dimenticheremo mai. In questi 12 anni abbiamo vinto tanto. Il merito è soprattutto suo, oltre che delle donne e degli uomini che sotto la sua guida hanno raggiunto obiettivi memorabili”, aveva sottolineato.

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di Leo Malaspina - 1 Dicembre 2022