Lerner sputa veleno sulle lacrime della Meloni al Museo ebraico: “Commozione tardiva”
Gad Lerner non rinuncia al suo veleno. E nemmeno di fronte all’ondata di commozione che ha accomunato il premier Meloni e Ruth Dureghello al Museo ebraico di Roma ha rinunciato al suo livore quotidiano. Commentando una pagina importante e commovente -la presenza alla cerimonia per la festa di Hannukkah della Meloni commossa fino alle lacrime- l’editorialista ha schizzato fango sul premier e la sua storia politica.
Lerner veleno e fango sulla Meloni: “Commozione tardiva”
”Giorgia Meloni ha 45 anni. Diciamo come minimo che la sua è una commozione tardiva. Dichiararsi amici di Israele non basta a rimuovere le colpe storiche del razzista Almirante, di cui essa fino a ieri rivendicava l’eredità’‘. Scarno e disgustoso il commento con cui l’editorialista ha definito l’intervento del del premier Giorgia Meloni al Museo Museo Ebraico di Roma per la cerimonia di accensione della Chanukkià. La presidente della comunità ebraica romana, Ruth Dureghello ha augurato al premier di «accendere non solo un lume stasera, ma tutti i giorni della sua vita in una luce forte dentro di sé; per affrontare il grande compito che ha davanti».
Lerner oltre ogni decenza. Le parole del premier Meloni
Meloni ha ricordato che «che senza quello che ci definisce e che da profondità alle nostre esistenze, non possiamo avere né la forza né la consapevolezza né le ragioni giuste per affrontare adeguatamente le sfide». Questo, ha continuato la premier, «il popolo ebraico l’ha sempre saputo, più di tanti altri. E questa è la ragione per cui la sua identità e le sue tradizioni sono ancora così vive. E’ stata proprio questa capacità che ha reso il popolo ebraico così resiliente, pur avendo attraversato tante difficoltà atrocità; compresa l’ignominia delle leggi razziali, per quello che ci riguarda». Un altro grande insegnamento per la presidente del Consiglio «è che l’identità non è escludente: il fatto di essere fieri delle nostre tradizioni non ci impedisce di contaminare e contaminarci. Questa è l’altra grande forza che voi rappresentate – aveva detto Meloni lunedì , rivolta ai partecipanti al museo ebraico a Roma –: perché siete parte fondamentale dell’identità anche italiana”.
Lerner solo con il suo livore. Parenzo elogia Meloni
Parole di grande valore morale, civile, storico. Lerner non le ha la sensibilità di apprezzarle, ma è solo in questa ossessione rancorosa verso la premier e la sua storia politica. E’ solo in questa incapacità di guardare alla sostanza degli atti delle parole. Davide Parenzo su Twitter invece ha commentato con rispetto. ”Le lacrime di Giorgia Meloni al Tempio Maggiore per Hannukah: ‘Le leggi razziali furono una ignominia’. Parole molto importanti che le fanno onore”, ha scritto il giornalista di La7 peraltro mai tenero con il premier e il governo.
Elena Loewental: “Percorso di civiltà e buona politica”
Elena Loewental nell’editoriale sulla Stampa scrive parole di grande peso rilevando nei gesti e nelle parole del premier “un percorso importante di cultura, civiltà e buona politica”. ” Il gesto di Giorgia Meloni- ha scritto – “e la consapevolezza di un cammino tutto rivolto a un futuro di dialogo e coscienza condivisa”. Lerner è solo.