Lollobrigida: “I risultati del governo sono sotto gli occhi di tutti. Spread in calo e mercati positivi”
“Io sono molto orgoglioso di un intervento molto importante, 500 mln di euro che serviranno a dare sostegno in termini di beni primari alle famiglie più bisognose italiane, con anche un effetto leva che coinvolgerà la Grande distribuzione, la produzione, che permetterà di far crescere questa risorse a disposizione dei più deboli“. Così Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, ospite di AdnKronos Live, intervistato dal direttore Gian Marco Chiocci, parla a tutto campo delle manovra economica e fa il punto sull’azione dell’esecutivo di centrodestra.
Lollobrigida: “Redistribuire la ricchezza vuol dire crearla: è il nostro obiettivo”
“Io credo che questo governo sia vicino ai deboli ma allo stesso tempo ha una strategia– specifica la filosofia degli interventi Lollobrigida- : redistribuire ricchezza è l’obiettivo, sapendo che redistribuisci qualcosa che crei. Redistribuire una ricchezza che non hai, crea debito e impoverimento del Paese. E’ una ricetta sbagliata e fallita nelle nazioni dell’est. Il lavoro si crea sostenendo le imprese: se dai lavoro crei crescita economica. Quella è la ricetta. Auspico che i sindacati riflettano cercando di ritrovare insieme una politica di sistema che faccia crescere la nostra economia“.
“Risultati positivi, rispetto alle previsioni di alcuni…”
“Io credo – è il suo ragionamento- che il voto non ce lo possiamo dare da soli: dobbiamo basarci su quello che è il giudizio dei cittadini e i risultati sono di fronte agli occhi di tutti, anche rispetto alle previsioni che qualcuno faceva”. “Abbiamo avuto uno spread italiano in calo, abbiamo avuto i mercati internazionali che hanno risposto con grande positività all’azione del governo; abbiamo avuto un’unione Europea interlocutore con il governo nazionale”, ricorda.
Rdc, Lollobrigida: “Qualcuno racconti al M5S chi sono i cattivi maestri…”
Rispondendo a una domanda sui toni accesi con cui Giuseppe Conte fomenta la piazza a difesa del reddito di cittadinanza, Lollobrigida non ha nascosto preoccupazione.”Se anche si agisce in buonafede, gli effetti su menti deboli e soggetti violenti possono essere devastanti; può esserci una concatenazione di eventi che porta a cose di cui pentirsi”. Invita ad informarsi, a guardare a periodi storici drammatici che potrebbero riaffiorare da un clima arrovantato. “Sono cose già successe, già vissute, qualcuno legga almeno i libri, si informi dai protagonisti di quelle vicende. Si faccia raccontare cosa vuol dire essere cattivi maestri e cerchi di non ripetere gli stessi errori”.
Manovra, Lollobrigida: “La mobilitazione di alcuni sindacati è un po’ anomala”
“Un po’ anomala” definisce, poi, il ministro la decisione della mobilitazione dei sindacati di Cgil e Uil contro la legge di bilancio. “Mi permetto di giudicare così, nel rispetto delle prerogative dei sindacati. Non tutti, anche alcuni molto importanti, hanno invece apprezzato e dato ben altri giudizi, rispetto alla manovra. Noi abbiamo provato a ragionare di equità, di giustizia per quello che era possibile fare con la coperta corta che avevamo davanti”. Per il ministro “è un po’ anomalo che i sindacati di sinistra lamentino la minor valutazione della crescita delle pensioni alte: perché è stata utilizzata quella cifra per aiutare i più deboli a sopravvivere in questa fase, avendo spesso pensioni da fame”.
“Spread in calo e mercati positivi”
Poi dà una visione d’insieme sulla reazione dei mercatio che ha smentito tutti i gufi della vigilia. “Abbiamo avuto uno spread italiano in calo, abbiamo avuto i mercati internazionali che hanno risposto con grande positività all’azione del governo. Abbiamo avuto un’unione Europea interlocutore con il governo nazionale”, ricorda il ministro. “L’Italia deve avere una visione, ci sono una serie di interessi che devono essere protetti”: come “quelli del nostro popolo, delle nostre imprese, della nostra economia”; temi “che devono essere contemplati con l’interesse delle altre nazioni europee, finalmente però restituendo all’Italia, agli italiani, la certezza di chi va in Europa lo fa a loro tutela”.